Caso Acea, D’Alessandro: «Il nostro ricorso contro il commissario paralizzerà i suoi poteri»
CASSINO. Il sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, torna sull’annosa vicenda della consegna degli impianti di distribuzione dell’acqua con la querelle con Acea e col commissario prefettizio. «Il Consiglio di Stato ha ritenuto di respingere la nostra istanza di proroga dei tempi per la consegna degli impianti idrici ad Acea. Un atto quasi dovuto, ma che non cambia la sostanza dei fatti. Il nuovo ricorso per l’ottemperanza che è stato proposto da Acea ed il ricorso che noi inoltreremo la prossima settimana contro la nomina del commissario prefettizio, paralizzano a tutti gli effetti le eventuali iniziative commissariali».
Ne è sicuro il primo cittadino di Cassino che continua: «Sebbene il commissario prefettizio abbia urgenza, vera o presunta, di venire la prima settimana di agosto per redigere un eventuale verbale di consegna degli impianti, in realtà le sue attività sono già di per sé paralizzate dal nuovo ricorso per ottemperanza promosso dal gestore idrico e definitivamente fermate con l’istituendo ricorso contro la sua nomina. Specificatamente in relazione alla nostra strategia difensiva che riguarda la sottoscrizione della convenzione con Acqua Campania e il ristoro delle opere di adduzione di Monte Trocchio. Un percorso difensivo nuovo, che come certificato dal Prefetto nella famosa lettera di martedì scorso, non è stato mai posto in evidenza nei cinque anni precedenti la mia amministrazione. Tant’è che questo fatto ha, comunque, sorpreso anche il commissario prefettizio in sede di stesura del verbale di insediamento.
Purtroppo per Acea gli interlocutori sono cambiati ed il sottoscritto farà del tutto per tutelare i cittadini e far in modo che l’acquedotto comunale rimanga nelle mani della suo legittimo proprietario, la città di Cassino. Insieme al mio staff stiamo vagliando tutti i percorsi possibili per riuscire a bloccare la cessione degli impianti. Questa battaglia va combattuta su più fronti e ci stiamo adoperando notte e giorno per portare a casa la vittoria».