Serie D – Il Cassino guarda avanti, Rossi: “I giovani sono forti ma lavoriamo anche sugli esperti”

di Simone Tescione

Dopo essersi congedato da davanti il proprio pubblico con un divertente 2-2 conseguito col Budoni, il Cassino guarda avanti anche nella programmazione societaria.

CASSINO. L’impegno con la Nuorese del prossimo weekend farà calare il sipario al ritorno in Serie D del Cassino dopo 12 anni di assenza. Un ritorno piuttosto positivo che ha visto i biancazzurri mai in lizza per evitare la retrocessione ma, al contrario, ha palesato una squadra costantemente protesa verso le zone alte, riuscendo a toccare nel suo momento migliore anche le vette della terza posizione. Poi un calo che comunque ha mantenuto Maraucci e compagni sempre al limite dei play off. Un obiettivo mai dichiarato e per cui la dirigenza cassinate si è mostrata tiepida dal momento che si gioca solo per la gloria.

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Patron Rossi, nella sua analisi, vuole porre l’accento sulla qualità del lavoro svolto sui giovani: «Col Budoni quella che ha giocato è stata quasi una juniores- dichiara- c’è stato l’esordio di un paio di 2000 oltre a Camara, eravamo imbottiti di ragazzini eppure potevamo vincerla la sfida. Peccato per l’errore individuale che ci è costato qualcosa, ma fa nulla. Il mio orgoglio più grande è vedere crescere questi under che possono rappresentare senz’altro il nostro futuro. Abbiamo vinto il campionato praticamente con quasi tutte le formazioni giovanili a testimonianza del grande lavoro svolto. Inoltre per l’anno prossimo avremo tutte categorie regionali».

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Sulla questione-futuro il primo dirigente del Cassino resta molto abbottonato. Afferma che ancora è presto per certi discorsi: «Intanto proviamo a chiudere nel migliore dei modi la stagione, ci manca ancora la trasferta di domenica a Nuoro, poi ci riuniremo e getteremo le basi per il futuro». Dopo una prima “fase difensiva”, patron Rossi concede qualcosa e ammette: «Ci divertiremo ancora l’anno prossimo- dice- non cambieremo moltissimo rispetto a questo ma comunque faremo delle valutazioni su diversi calciatori per capire cosa e chi avvicendare nel nostro scacchiere».

Rossi parte dal punto fermo che si chiama Imperio Carcione anche se non lo nomina: “Il centrocampista l’abbiamo preso- asserisce- c’è da vedere se dobbiamo fare magari un investimento sulla punta. Vogliamo capire se Prisco dobbiamo mantenerlo oppure no, ma queste valutazioni andranno fatte a tempo debito, non adesso”. Inoltre sul discorso dell’ingaggio del direttore sportivo paventato una settimana fa, il primo firmatario del progetto cassinate non conferma ma neanche smentisce: «Vediamo se ne abbiamo effettivamente l’esigenza- afferma in chiusura- sono molte le variabili che dipendono da questo, intanto l’impegno economico che ci verrà richiesto. Ovviamente ci potrà tornare utile a livello organizzativo. Ma comunque non vogliamo fare passi affrettati, dopo la chiusura del campionato ci sederemo a tavolino».

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