Promozione – Il Real Cassino stecca sul campo dello Scalambra ultimo e esplode la furia della società

di Simone Tescione

Scoppia l’ira della società in casa Real Cassino Colosseo che aggrava la sua crisi pareggiando in casa dell’ultima della classe, lo Scalambra Serrone, per 2-2.

CASSINO. Avanti in due circostanze con Carlini (diagonale velenoso) e con Mario Quintigliano (che insaccava un suggerimento dalla destra), i verdegranata venivano ripresi altrettante volte dalla cenerentola del girone per mano di Verrecchia (di rapina) e da Fabozzi (tiro da distanza siderale, Viola non esente da colpe).

Un Cassino brutto che comunque aveva tutti i mezzi per andare a dama ma che, invece, nel finale rischiava anche di perdere se Dragonetti non fosse riuscito a mettere una pezza ad una situazione critica.

La società cassinate annuncia provvedimenti alla luce della prova della squadra.

A prendere la parola è il direttore sportivo Pietro Marraffa che non le manda a dire: «Non meritiamo assolutamente quello che la squadra ci sta dando in questo momento, anzi meritiamo maggiore rispetto– sono le parole al veleno dell’esperto dirigente- non escludiamo che ci saranno provvedimenti di un certo tipo. Il presidente Valente è molto arrabbiato oltre che deluso. Non mi riferisco al cambio di allenatore ma la squadra deve capire che questo giochetto ci sta costando diversi quattrini. Siamo in regola con ogni aspetto nei confronti dei giocatori e questo atteggiamento non mi sembra assolutamente il modo di ripagarci. Dobbiamo dare una svolta in un modo o in un altro».

Il rischio è vanificare quanto di buono fatto fino ad ora: se la vetta è andata alla luce dei 12 punti di ritardo dall’Itri, il secondo posto, che darebbe accesso agli spareggi da disputare in casa, dista appena 3 punti. Ma l’imperativo è cambiare passo anche perché la concorrenza non sta a guardare.

Domani ci sarà un vertice tra società, tecnico e giocatori dove se ne capirà di più.