Caso Pavel il clochard, fugge dall’ospedale ma viene rintracciato dopo qualche ora. La soddisfazione di Leone
CASSINO. Il clochard Pavel proprio non ne vuole sapere di essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio in ospedale, e ieri, approfittando di momento di calma apparente, si è dileguato dalla stanza del Santa Scolastica da dove era in attesa degli accertamenti del caso per valutare il suo quadro clinico.
L’uomo polacco, noto alle cronache per essersi stabilizzato per qualche tempo dapprima nella Chiesa di San Antonio e poi in un angolo di piazza Toti, è sempre stato restìo alle cure dei servizi sociali scappando sistematicamente dalle loro attenzioni. E anche stavolta non ha fatto difetto. Secondo delle testimonianze, dopo essersi allontanato dal nosocomio cassinate l’uomo avrebbe ripreso la vita di tutti i giorni sistemandosi per strada, ma è stato nuovamente prelevato e portato, stavolta, in una nuova struttura sanitaria.
Su facebook la soddisfazione di Benedetto Leone, assessore ai Servizi Sociali che plaude al lavoro di squadra tra servizi sociali e comune: «Anche tramite il social, voglio ringraziare di cuore l’amministrazione comunale, Carmelo Geremia Palombo e tutti gli operatori dei servizi sociali del Comune di Cassino. Non è stato facile superare gli ostacoli burocratici e trovare finalmente una struttura sanitaria disponibile ad ospitare il clochard Pavel per dargli la dovuta assistenza sanitaria. Non è stato solo un gioco di squadra. E’ prevalsa la determinazione di tutti nel non arrenderci al “dobbiamo mettere a posto prima le carte”. Grazie quindi a tutti. Chi amministra qualche volta ha anche bisogno di emozioni,di storie alle quali credere, soprattutto se il finale non è scontato anzi…è da scrivere insieme!».
