Calcio, alla scoperta della sezione arbitrale di Cassino
CASSINO. Da soli nella mischia. L’errato immaginario comune dipinge gli arbitri di calcio e i loro assistenti come coloro senza identità, quelli che escono di casa solo per indossare la giacchetta nera (una volta!), ingrugniti, che indirizzano gare, che si vendono, che falsano risultati, che determinano campionati, che non parlano se non con i cartellini, ma soprattutto rappresentano lo “sfogatoio” di calciatori, dirigenti e tifosi sui quale riversano anche colpe loro.
Niente di più lontano dalla realtà. Questa categoria, alle volte ingiustificatamente bistrattata, rappresenta la componente fondamentale del gioco del calcio senza la quale semplicemente il nostro sport nazionale non esisterebbe. E vuole rivendicare un ruolo umano in un contesto che li vede spesso oggetto di critica.
Andiamo alla scoperta della sezione arbitrale di Cassino dove dietro l’immaginario, sbagliato, di “musoni” che ce l’hanno col mondo, si celano ragazzi pieni di vitalità, sogni e aspettative.
Questa conta ben 183 associati tra cui 13 donne e ricopre un’ampiezza territoriale che va oltre il cassinate in senso stretto, spingendosi fino all’alta Campania ed al sorano. La sezione è presieduta da Elvio Picano, con vice presidenti Francesco Capraro (già co-designatore di Seria A negli anni 2000 con Pierluigi Collina) e Antonio Carcione. Come i colleghi calciatori, anche gli arbitri si allenano costantemente e quelli cassinati lo fanno presso il Polo Sportivo FCA con una cadenza di tre volte a settimana, indipendentemente dalla categoria di appartenenza ma, chiaramente, con programmi che variano a seconda della serie. Beneficiano della coadiuvazione di un preparatore atletico che ne cura lo stato di forma e vengono designati dal delegato tecnico Marco Lamberti che li assegna alla gara da dirigere.
I direttori di gara cassinati crescono e lo fanno bene. Infatti della sezione di Cassino sono il fischietto Aristide Capraro, l’assistente Tiziano Notarangelo e l’osservatore arbitrale Mario Mazzola che svolgono il loro compito per i campi della Lega Pro, mentre in Serie D la nostra sezione vanta due arbitri, Gianmarco Merolli e Antonio Notarangelo assieme ad un assistente di linea, Domenico Franchitto. Il comparto arbitrale cassinate è ben rappresentato anche nel campionato di calcio a 5 dove sono presenti Davide Fardelli in qualità di direttore di gara e Franco Gallozzi come osservatore.
L’attività preparatoria alle gare viene eseguita anche per tramite di corsi da aggiornamento e incontri voluti dall’AIA (Associazione Italiana Arbitri), che ha portato sotto l’Abbazia arbitri internazionali in qualità di docenti come Gianluca Rocchi, Paolo Tagliavento ed Andrea Gervasoni, oltre a Mauro Tonolini guardialinee partito già con la squadra arbitrale italiana per gli Europei di Francia e che domenica farà il suo esordio. Questi seminari sono indirizzati a una crescita del capitale umano e rappresentano un’occasione per cogliere consigli ed astuzie dai colleghi più navigati.
Una data da cerchiare in rosso per i fischietti cassinati, così come tutti gli altri, sicuramente è quella del prossimo 2 luglio prossimo quando arriveranno le pagelle con promossi e bocciati dell’annata. Infatti, al pari delle squadre di calcio, anche le prestazioni arbitrali sono soggette a giudizi ed hanno una valutazione. Verranno determinati, quindi, i promossi di categoria, i confermati e i retrocessi. E l’attesa comincia a diventare palpabile.
Nel mese di ottobre, inoltre, si aprono le iscrizioni per le nuove leve, dove la sezione cerca specialmente giovani dai 15 anni in su da avviare alla carriera arbitrale, puntando su doti carismatiche da leader dei candidati.
Ma la sezione arbitrale cassinate non è solo campo, è anche attività nel sociale. Ad esempio, la recente partecipazione ad eventi ad alto impatto sociale, come la colletta alimentare, rendono merito ad una categoria che ha voglia di farsi conoscere ed entrare in empatia con il mondo, buttando giù gli stereotipi.