Università Cassino, venerdì convegno su malaria e malattie esotiche: un pericolo non così remoto

CASSINO. Dopo la giornata sull’Alzheimer, nel secondo appuntamento di UniSalute si parla di malaria e di altre malattie da vettori artropodi.

UniSalute è un ciclo di manifestazioni dedicate all’informazione e alla prevenzione sanitaria, rivolto a tutti i cittadini e organizzato dall’Osservatorio sull’Educazione alla Salute (Laboratorio di Igiene – Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute – Università di Cassino e del Lazio meridionale) e da SCIRE (Delega rettorale per la Diffusione della cultura e della conoscenza).

Esattamente 20 anni fa il Centro per la Diffusione della Cultura Scientifica (CDCS) dell’ateneo cassinate, diretto dal Prof. Pietro Corsi, in collaborazione con l’Istituto di Parassitologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, organizzò una grande mostra intitolata “L’altra battaglia di Cassino. Contro la malaria a cinquant’anni dall’epidemia della Valle del Liri 1946-1996”, dedicata alla devastante epidemia che interessò la nostra città dopo i bombardamenti del 1944. Per fronteggiare la drammatica situazione nel marzo 1945 la Direzione Generale della Sanità Pubblica chiese la collaborazione dell’Istituto di Malariologia “Ettore Marchiafava”; l’inchiesta fu affidata al dottor Alberto Coluzzi, che divenne di fatto l’organizzatore della campagna antimalarica del 1946-1948 nella provincia di Frosinone.

Il 17 novembre 1970 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato ufficialmente l’Italia tra le nazioni libere da malaria. Da allora quasi tutti i casi registrati nel nostro paese sono di importazione, cioè contratti all’estero in zone di endemia. La malaria è ancora, però, argomento di ricerca e di studio in quanto rappresenta,  insieme ad altre malattie trasmesse da vettori emergenti, nelle aree tropicali e subtropicali, una delle prime cause di morbosità e mortalità.

Raccogliendo le sollecitazioni lanciate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la giornata di studio che si tiene il 21 ottobre 2016 presso l’Aula Magna di Ingegneria a partire dalle 9.30, vuole fornire informazioni aggiornate sulla diffusione, le manifestazioni cliniche, le modalità di trattamento e le possibili azioni di sanità pubblica utili per prevenire o quantomeno  limitare la diffusione di queste malattie.

Si tratta di un’occasione importante per parlare, tra l’altro, delle emergenze che la globalizzazione rende più probabili e frequenti di qualche anno fa, come la Dengue, Chicungunya o virus Zika, un tempo considerate malattie esotiche ma oggi  sempre più insidiose perché segnalate (sporadicamente) anche in Europa.

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