Unicas- L’impatto della rivoluzione d’ottobre sulla letteratura europea: 24 e 25 ottobre convegni

di Martina Salvatore

Martedì 24 e mercoledì 25 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale si terranno due giorni di interessantissimi convegni dal titolo“I Linguaggi della Rivoluzione”.

Molti gli ospiti illustri che con minuzia di dettagli illustreranno quali effetti la Rivoluzione russa del 1917 abbia avuto nell’ambito delle scienze umane: un evento di tale portata ha inevitabilmente ridefinito i confini tra politica, storia e arti. E attraverso l’arte si è trovata una nuova forma ed un nuovo linguaggio per tradurre un così sconvolgente momento storico.

In Russia, infatti, con la fine dell’epoca zarista si inaugura un periodo di grande sperimentalismo formale ed espressivo che vedrà la nascita di movimenti d’avanguardia in ogni campo artistico.

Il convegno organizzato da Unicas, dunque, verterà sugli aspetti multidisciplinari ed intertestuali legati alla Rivoluzione del ’17, moltissimi gli interventi dei numerosi ospiti tra i quali Guido Carpi, docente de L’Orientale, eminente studioso di cultura russa; a dare un’ampia panoramica sulle conseguenze della Rivoluzione in Europa ci saranno tra gli altri: per la Germania Francesco Fiorentino (Roma Tre), per l’Italia con Giancarlo Schirru (L’Orientale) e Patricia Gaborik (AUR), e per l’prbita inglese Roberto Baronti Marchiò (Cassino).
A distanza di un secolo cosa resta di ancora valido e attuale nelle discipline umanistiche figlie di questa eredità intellettuale? Paolo Virno (Roma Tre), Paolo Pecere (Cassino), Gabriele Pedullà (Roma Tre) e Anatole Fuksas (Cassino) daranno risposta a quello che sembra un semplice quesito ma che nasconde numerose insidie.

La professoressa Raissa Raskina dell’Università di Cassino riassume lo scopo è l’obiettivo del convegno: «Non è unArtattoo convegno sulla storia politico-sociale della Rivoluzione russa, ma nemmeno sulle avanguardie artistiche e intellettuali del periodo post-rivoluzionario: la nostra scommessa consiste nel vedere come la politica, il pensiero e l’arte si intersecano, producendo forme e idee che a distanza di cento anni sono ancora attuali».

L’appuntamento dunque è per martedì 24 e mercoledì 25 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale per scoprire quanto una Rivoluzione possa ridisegnare i limiti e le dinamiche culturali non solo del paese in cui è protagonista, ma di un intero continente.

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