Un libro da scoprire- L’avventatezza di un giovane marinaio e l’ombra della maledizione
di Martina Salvatore
Titolo: La linea d’ombra
Autore: Joseph Conrad
Genere: Romanzo di formazione
Saliamo sull’Orient per un breve viaggio della durata di circa 160 pagine: la nave è l’ambientazione del breve romanzo di formazione La linea d’ombra di Joseph Conrad, pubblicato in Inghilterra nel 1917 ed in Italia nel 1929.
La vita di quest’autore segnata dalla vita in mare si ripercuote sulla sua produzione letteraria: The shadow line: a confession è un romanzo breve nel quale si snodano tutte le fasi di crescita e formazione del giovane protagonista fino a diventare capitano dell’Orient.
I riferimenti temporali, i temi del cameratismo e la partecipazione del figlio di Conrad al primo conflitto mondiale, fanno di questo romanzo una sorta di metafora di quella guerra che sconvolse il mondo all’inizio del ‘900. Nonostante la gravosità dei temi trattati l’autore utilizza l’ironia per sottolineare e far risaltare le caratteristiche del protagonista giovane e desideroso di scoperta viene costantemente messo in contrapposizione al vecchio Ransome.
Le avventure del nostro eroe cominciano a Bangkok, dove senza alcun apparente motivo, lascia la sua flotta per dare alla sua vita una svolta fino ad allora vuota e priva di scopi. In un alloggio per marinai scopre che una nave cerca un capitano. Quale occasione migliore! Si imbarca, soddisfatto di aver saltato tutta la gavetta che aveva immaginato di dover fare prima di ricoprire un così importante ruolo. Una volta a bordo scopre che il defunto comandante ha maledetto la nave è poco dopo la partenza sembra che la maledizione si avveri: un’epidemia di febbre tropicale debilita l’intera ciurma, eccezion fatta per il cuoco Ransome ed il nostro eroe. Alla febbre, incurabile poiché le medicine di bordo erano state vendute illegalmente dal vecchio capitano prima di morire, si aggiunge la bonaccia che blocca la nave nel bel mezzo dell’oceano per due settane.
Arriveranno a destinazione? Riusciranno a curarsi?
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico vediamo che si tratta di un romanzo di formazione, o Bildungsroman dal tedesco, narrato in prima persona dal protagonista. Cosa vuol dire romanzo di formazione? Si tratta di un tipo di narrazione volta alla scoperta dell’evoluzione del protagonista verso la maturazione e l’età adulta.
L’elemento che ad una prima lettura superficiale può apparire fantastico viene confutare dallo stesso Conrad nella pineta dell’autore affermando che “ci sono sufficienti misteri e meraviglie nel mondo per scomodare il sovrannaturale”.
Come consuetudine vi lasciamo un breve estratto: […] “Nel porto era tacitamente risaputo che John Nieven era un terribile misogino, e l’assurdità della sua sortita mi convinse che aveva deliberatamente voluto essere sgradevole – molto sgradevole – che aveva voluto dire la cosa che riteneva più offensiva. La mia risata suonò come una scusa. Solo un amico poteva essere tanto arrabbiato e abbassai un po’ la cresta. Anche il direttore di macchina considerò la mia azione da un punto di vista tutto suo, ma con spirito più benevolo.
Era giovane anche lui, ma molto esile, con un’ombra di barba bruna lanuginosa intorno alla faccia smunta. Per tutto il giorno, in mare o in porto, lo si vedeva camminare in fretta su e giù per il ponte a poppa, con un’intensa espressione spiritualmente rapita, causata dalla continua percezione di sgradevoli sensazioni fisiche nella sua economia interna. Perché era un dispeptico cronico. Il mio caso per lui era molto semplice. Disse che non si trattava che di fegato in disordine. Ma senza dubbio! Mi consigliò di rimanere per un altro viaggio e nel frattempo prendere una certa specialità farmaceutica in cui lui credeva ciecamente. «Ti dirò io quello che farò. Comprerò due bottiglie, di tasca mia, per te. Ecco. Più di così non posso fare, ti pare?»”.
Cosa succederà? Speriamo di incuriosirvi, buona lettura.