Ugl Sanità attacca ASL Frosinone: “E’ un bancomat che dà soldi e servizi scadenti”

Duro l’attacco dell’UGL Sanità che affronta l’ASL di Frosinone.

CASSINO. «Milioni di Euro per le innumerevoli conciliazioni avvenute in favore del personale Dirigente per omessa e/o difformità applicazione contrattuale, che nei primi sei mesi dell’anno raggiunge la somma di 3 milioni e mezzo di euro circa, a cui si aggiungono le conciliazioni avvenute nell’anno 2017 per lo stesso motivo, per un ammontare di oltre 14 milioni di euro, la cui somma complessiva si giudica da sola: “Ma non finisce qui – sottolinea la segretaria Ugl Sanità – perché a risorse esaurite e intaccato il bilancio, le conciliazioni continuano anche per la dirigenza medica da decenni cessata dal servizio e/o deceduta. Dulcis in fundo – afferma la Roccatani – “la ASL, così come ha fatto per la Dirigenza Professionale Tecnico amministrati (PTA) in cui riconosceva tramite scrittura privata a 12 unità dirigenziali le differenze retributive per un ammontare di circa 700.000,00 euro, in difetto del previsto Fondo, con apposita delibera, estende il beneficio anche alla Dirigenza Medico Veterinaria (DMV), per cui coloro che hanno svolto funzioni corrispondenti a quelle di un Direttore di UOC per assenza dei titolati, si vedranno riconoscere la differenza retributiva a partire dal 2001”.

“Poco importa dunque, se i fondi economici delle varie AREE Dirigenziali siano esauriti, se gran parte delle somme riferite gli anni pregressi siano prescritte, basta far gravare i costi su un diverso numero del conto economico del bilancio aziendale”.

Artattoo Cassino

Altri milioni di euro gettati al vento, continua la Roccatani: “solo nei primi 6 mesi del 2018, su disposizioni sentenziali del Tribunale di Frosinone, l’illegittimità dei contratti a termine è costata alla ASL la somma complessiva di 1 milione e 300 mila euro, per risarcire ai ricorrenti, a cui vanno sommati i costi legali: soldi che assottigliano le disponibilità delle casse dell’azienda sanitaria,
verosimilmente sottratti ai servizi che languono”. E’ questo il quadro disegnato dall’Ugl Sanità che, attraverso la responsabile Rosa Roccatani, ricostruisce quanto accaduto negli ultimi tempi. “A quanto ammontano – si chiede ancora la Roccatani – i costi risarcitori degli ultimi 15 anni sostenuti dalla ASL per compensare i lavoratori dal danno subito dai contratti a termine?”.

Esorbitanti anche le spese legali che nei primi 6 mesi dell’anno in corso, sembra superino già oltre 2 milioni euro. Un vortice senza fine – conclude la Roccatani – che fa salire vertiginosamente i costi a danno della qualità del servizio e conseguentemente degli utenti”».

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