Tribunale Cassino proscioglie Maradona contro Equitalia: “Non costituisce reato”, non fu diffamazione

Diego Armando Maradona è stato prosciolto dall’accusa di diffamazione ai danni di Equitalia perché “il fatto non costituisce reato”.

CASSINO. Lo hanno stabilito i giudici del tribunale di Cassino a cui era stata affidata la questione. La causa era nata dalle dichiarazioni pubblicate dalla Ristorante Pizzeria La Cortiglia - Vallerotondastampa nelle quali l’ex calciatore aveva affermato di essere vittima di una persecuzione da parte dell’agenzia di riscossione. Angelo Pisani, legale di Maradona, tramite Facebook pochi minuti fa ha ufficializzato l’assoluzione dell’ex asso azzurro nella causa di diffamazione con Equitalia: “La fine di un’ingiustizia”.

L’accusa si fondava sul fatto che l’argentino avrebbe offeso “laArtattoo Cassino reputazione di Equitalia Spa e del presidente dell’epoca, Attilio Befera” tramite alcune . L’inchiesta faceva riferimento a fatti accaduti nel giugno del 2012 quando Maradona, parlando del suo contenzioso con l’erario italiano, chiedeva “un fisco giusto e dal volto umano”.

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