Sgombero di via Vaglie, “Immobili inagibili, provvedimento doveroso”. Ma perché si dà l’assenso?
CASSINO. Come annunciatovi ieri pomeriggio, il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro ha predisposto ieri mattina l’ordinanza contingibile e urgente di sgombero delle tre unità abitative poste al 1° e al 2° piano di Via Vaglie 76 in Cassino.
«Un provvedimento doveroso, soprattutto per le persone che al momento soggiornano negli edifici visto e considerato che per gli immobili sopraindicati non risultano rilasciati certificati di agibilità/abitabilità ai sensi degli art. 24-25 del D.P.R 380/2001 e non risultano depositati altresì certificati di conformità degli impianti elettrici, idraulici, attestazione di prestazione energetica – ha affermato il primo cittadino – inoltre a seguito di accertamento d’ufficio presso il Settore 5° del Comune di Cassino Sviluppo e qualità urbana – Servizio Ambiente e patrimonio, sugli immobili, non risulta alcuna istanza per il rilascio di autorizzazione agli scarichi delle acque reflue per le abitazioni non allacciate alla rete fognaria».
A questo punto alla luce di quanto riscontrato, come è possibile che la Prefettura e la cooperativa affidataria abbiamo individuato questi immobili come compatibili per ospitare questi migranti? Si tratta proprio di un discorso di sicurezza, prima per gli ospiti. Possibile che ogni volta si accolgano, non solo a Cassino, queste persone solo dopo si fanno le verifiche sugli edifici?
«La situazione di precarietà degli impianti elettrici e più specificatamente accertato il mancato allaccio della corrente elettrica, riscontrata in data 7 novembre 2016 durante un’ispezione eseguita dalle forze di Polizia municipale unitamente al sottoscritto, costituisce pericolo per l’incolumità e per la salute degli 87 (ottantasette) richiedenti asilo politico. Il venir meno delle condizioni igienico-sanitarie e di salubrità dei locali, nonché di sicurezza degli impianti, può determinare, a tutela dell’incolumità degli individui e delle preminenti esigenze di sanità e sicurezza pubblica, mi ha indotto, dopo aver sentito anche parere dell’assessore alla sicurezza, Carmelo Palombo e tutti la squadra di governo, ad avviare le procedure di sgombero coatto e chiusura degli stessi locali.
Occorre anche sottolineare che a norma del D.M 5 luglio 1975 (GU 18/07/1975 n. 190) art.2 non sono soddisfatti i requisiti minimi della superficie abitabile e delle superfici minime in ordine alle destinazioni d’uso dei locali. Siamo stati costretti ad adottare questo provvedimento per tutelare tutte le persone che al momento soggiornano nelle strutture di via Vaglie».
Il provvedimento prevede lo sgombero entro 48 ore dalla notifica della ordinanza (ci sono ancora 24 ore circa per individuare un nuovo immobile), di persone, animali e cose, degli immobili ubicati in Cassino in Via Vaglie precisando che, in caso di non ottemperanza si procederà alla denuncia all’Autorità Giudiziaria e la procedura coattiva.
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