Serie D – Giù il fioretto: il Cassino si scopre solido e cinico
di Simone Tescione
Se ne faranno una ragione gli amanti del calcio champagne a vedere il Cassino delle ultime due apparizioni: poca appariscenza, tanta sostanza nelle sfide contro l’Anagni e l’Ostia Mare che hanno portato sotto l’abbazia sei punti di platino che proiettano la formazione della Città Martire sul secondo gradino della classifica.
CASSINO. Primato (per quanto effimero) a portata di mano per i biancazzurri perché la capolista Avellino vanta una sola lunghezza di vantaggio e domenica c’è lo scontro diretto in terra irpina. A seconda delle interpretazioni, più o meno severe, si potrebbe parlare di un Cassino più pragmatico o un Cassino in involuzione sotto il profilo del gioco. Un’angolatura, quest’ultima, che non può sicuramente non tener conto che le 3 partite in otto giorni non depongono affatto a favore del ritmo e dello spettacolo, per cui va benissimo così, perché ciò che conta è la statistica dei punti che segna il pieno negli ultimi 180 minuti e un’irruzione nell’altissima classifica che fa sognare.
Domenica scorsa la compagine di mister Corrado Urbano ha dato nuovamente sfoggio di quella concretezza che appartiene solo alle grandi squadre di qualsiasi campionato: solidità e nervi saldi nella ricerca della marcatura. Sì, perché con costanza e attenzione prima o poi il gol arriva, in un modo o nell’altro. E laddove non si riusciva ad andare al bersaglio grosso coi classici fraseggi veloci negli ultimi 20 metri e le scorribande sugli esterni (anche per merito della difesa ostiense), ecco che il Cassino dava fondo alle sue risorse pescando tra le frecce individuali dei suoi pezzi da 90: così nasce il gol di Carcione, alla prima da titolare dopo l’infortunio d’inizio stagione. Il numero 5 biancazzurro è stato protagonista di una buona gara sulla quale ha posto l’acuto balistico nella deliziosa punizione che ha regalato i tre punti ai suoi. Bello lo spunto di Lombardi che si è procurato il calcio da fermo decisivo dai 20 metri abbondanti; da quella zolla di campo il centrocampista di Piedimonte San Germano ha edificato una traiettoria beffarda che ha ingannato Barrago, tradito anche dal rimbalzo a terra della sfera.
Una volta in vantaggio il Cassino ha avuto un nuovo merito: quello di rischiare molto poco in retroguardia nonostante l’ingenua espulsione di Nocerino provocata da un secondo giallo evitabilissimo. L’entrata di Brack ha riequilibrato il reparto dando sostanza nel rispedire al mittente le velleità lidensi, così come l’esordio stagionale di Camara apparso già in discreto stato. Il Cassino si è chiuso a riccio sfruttando le ripartenze, ma nel computo totale della giornata ha rischiato davvero il minimo sindacale nei propri sedici metri: a creare grattacapi sono stati solamente un paio di tentativi dalla grande distanza di Bertoldi che esaltavano i riflessi del portierino Palombo apparso sempre più in crescita e padrone della situazione tra i pali.
Il Cassino comincia a trovare equilibri anche dietro: convince la coppia centrale Mannone – Nocerino. Quest’ultimo, però, deve limare il suo temperamento che ne ha un po’ caratterizzato la carriera. Per il resto pochi fronzoli per i due centrali, si rischia poco anche a costo di buttarla. Brack, invece, appare a suo agio quando le linee di difesa e mediana sono molto ravvicinate, il che garantisce una maggiore densità attorno a lui e dunque un minor dispendio atletico. Non a caso è stato buono il suo rendimento l’altro ieri, così come quello con la Vastese, in Coppa, quando Urbano propose la difesa a 3. Il tecnico biancazzurro in conferenza stampa ha confessato di aver lavorato tatticamente e mentalmente sugli equilibri di squadra e nel non possesso: qualcosa di molto buono si scorge. Nelle ultime due gare il Cassino non ha incassato gol, ma ciò che conforta ancora di più e che si sia rischiato poco.
Un test di fuoco, per la difesa ma non solo, arriverà questo fine settimana quando i benedettini saranno chiamati al primo vero big match dell’anno nella tana dei lupi dell’Avellino. Dalla Città Martire i tifosi già preparano un esodo importante per il capoluogo irpino perché la classifica sorride e, seppur sia ancora molto presto per i verdetti, la chiamata al fianco della squadra non ammette repliche.