Serie D- Giornata storta per il Cassino: gli va tutto male

di Antonio Tescione

APRILIA. La notizia della morte della mamma di Corrado Urbano è arrivato al “Quinto Ricci” alle 14,00 in punto quando le squadre stavano già effettuando il riscaldamento. É inutile aggiungere che alla luce di tanto l’evento sportivo passa in secondo piano ma per dovere di cronaca e rispetto per chi ci legge abbiamo l’obbligo di riportare. Non prima di esserci stretti vicino all’amico Corrado in questo momento particolarmente triste.

La partita. Brutta, a tratti orribile vista in chiave cassinate. Ci verrebbe da dire: non si è salvato nessuno. Nemmeno i soliti noti che prima di questa domenica avevano spinto il Cassino fino ad insediarsi al 3° posto in classifica e ad esaltare la filosofia di gioco del suo trainer. Vogliamo augurarci che sia stata la classica domenica da dimenticare in cui tutto gira al contrario.

LA PAGELLA DEL CASSINO.

DELLA PIETRA 6: ne prende 4 ma solo sul primo ha qualche responsabilità. Protagonista di una grande parata su Fortunato sul 2 a 1. Ma poi vede gli avversari sbucare soli da ogni parte e capitola altre due volte.

D’ALESSANDRO 5,5: meno incisivo delle altre volte anche perché non al meglio fisicamente.

MATTERA 5:  parte bene con davanti Celiento poi si perde anche perché Montella gli prende le misure e non lo fa mai passare.

PARTIPILO 4,5: male in fase di costruzione, peggio quando difende.

MARAUCCI 4,5: quando si prendono 3 gol in contropiede facendosi infilare in velocità non si può dire di essere esenti da colpe.

MORACCI 5: vale lo stesso discorso del suo compare Maraucci anche se segna un gol che non chiama alla rimonta i suoi.

DARBOE 5: la brutta copia del centrocampista che conosciamo.

Artattoo Cassino

RICAMATO 6: unica luce nel grigiore di un centrocampo non proprio in palla. Fa quello che può.

GIGLIO 5: male nel primo tempo. Meglio nella ripresa. Autore dell’assist che manda in gol Ricamato e per qualche minuto riapre la partita.

CELIENTO 4,5: da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più. Ma quando la squadra non gira, dimostra di non essere un trascinatore.

ABREU 5: avvio difficile perché sulla fascia Bencivenga gli prende subito le misure. Ma non può essere lui a caricarsi la squadra sulle spalle.

Sono entrati pure: Lombardi, Pintori, Clemente e Cavaliere che non hanno inciso.

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