Serie D- Giglio dà l’addio al Cassino: “Non sono messo in condizione di dare il mio apporto”

di Simone Tescione

Già da stamane Antonio Giglio sta iniziando a svuotare la sua casa cassinate.

CASSINO. Si chiude in una mattinata di fine novembre, ancora a liste chiuse, la seconda avventura in casacca Cassino per Giglio, attaccante biancazzurro, autore di 4 reti in 13 presenze nella stagione attuale. Decisione presa: da oggi il bomber casertano lascia la Città Martire e non si presenterà neanche agli allenamenti. «Non c’è spazio per i ripensamenti, non credo che sia una decisione recuperabile- esordisce la punta classe ’88- il calcio è innanzitutto divertimento ed io non mi sto divertendo, è inutile continuare. Mi conosco bene, so quello che posso dare, ma non sono messo in condizione di dare il mio contributo. Il modulo di gioco? Può essere…».

Sembra essere stato proprio l’elemento tattico la chiave che ha incrinato irrecuperabilmente i rapporti tra tecnico e calciatore, Giglio avrebbe voluto una collocazione più vicina alla porta e lavorare meno in fase di sponda e di costruzione: «Io purtroppo non sono stato messo in condizione di far bene- ripete- per un attaccante è normale voler segnare. Non voglio rimanere e farmi scivolare tutto addosso, non sono abituato a fregarmene perché ci tengo. Ho perso tutti gli stimoli ed è giusto non prendere in giro nessuno, già sto facendo le valigie, da oggi non mi presenterò agli allenamenti in queste ore tornerò a Cassino per iniziare il trasloco».

ArtattooUna decisione comunicata alla società anche se senza un faccia a faccia: «Avrei voluto parlarne col presidente ma oggi non c’era, ed ho parlato col direttore Patini che comunque l’ha sentito. Mi è stato fatto capire che potevo andare. Deluso dalla società? No, il calcio è fatto così, alla fine la decisione l’ho presa io, anzi ringrazio tutta la società per questi anni a Cassino. Soprattutto i tifosi che sono stati la mia seconda famiglia- chiude Giglio- lasciare un posto del genere fa male anche perché mi ero perfettamente integrato, i miei figli andavano all’asilo qui e non è facile dover ripensare a tutto».

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