Serie D – Cassino, sconfitta stretta con l’Artena ma urge cambio di passo in difesa
di Simone Tescione
Non c’è niente da fare: la sconfitta patita dal Cassino per mano della Vis Artena stona terribilmente nello spartito d’inizio campionato.
CASSINO. Tre vittorie in altrettante gare ufficiali avevano indirizzato come meglio non si sarebbe potuto l’annata, prima dell’inciampo dell’altro ieri per mano di una squadra sbarazzina e terribilmente cinica ma tutt’altro che superiore al Cassino. I romani hanno concretizzato due delle tre occasioni create a fronte dei biancazzurri insolitamente poco lucidi sotto porta.
I cassinati non hanno assolutamente meritato la sconfitta, anzi, il pari sarebbe potuto anche stare stretto a Tirelli e soci, specie per quanto prodotto nel primo tempo. E consola solo parzialmente la buona prova messa in campo dalla squadra di Urbano che ha avuto il merito di non disunirsi neanche dopo il doppio svantaggio continuando a macinare un discreto gioco, almeno a fino al termine della prima frazione. Nella seconda, invece, ci si aspettava qualcosina in più in avanti, ma i demeriti di un Cassino poco pungente vanno anche condivisi con l’ottimo lavoro svolto dalla retroguardia artenese che ha saputo chiudersi con efficacia nei momenti di maggiore pressione da parte dei padroni di casa, mettendo la museruola ad un attacco che, seppur non in giornata, resta sempre di prim’ordine. Con le bocche di fuoco appannate, è stato Ricamato il più pericoloso in prima linea: almeno due occasioni gigantesche (e un altro paio meno importanti) sono state cestinate dal mediano di Venafro, il quale è abituato ad una certa confidenza col tabellino marcatori.
Se dalla cintola in su la prova del reparto offensivo è apparsa perfettibile ma non sicuramente insufficiente alla luce di quanto creato, non altrettanto si può dire circa il reparto di difesa la cui prestazione un certo peso sul finale ce l’ha avuto eccome. La terza linea cassinate è apparsa tutt’altro che granitica. Ovviamente l’occhio di bue delle responsabilità non può ricadere sui due under, Tomassi e Zegarelli, che invece stanno crescendo partita dopo partita seppur con qualche fisiologico svarione.
Non altrettanto si può dire degli esperti che dovrebbero apportare quel surplus di graniticità al pacchetto arretrato che al momento manca. Una sconfitta, dunque, che mette a nudo nuovamente le pecche difensive del Cassino, le quali, all’esordio in campionato ad Anzio, sono state ben celate dall’ispirazione offensiva, ma anche dalla modestia dell’avversario. Dietro si balla, è evidente. Brack appare fuori forma o comunque non ha il passo giusto quando si affrontano attaccanti brevilinei, la sola esperienza non può bastare. Meglio Nocerino, atleticamente più pronto, che ricopre discretamente i gradi di marcatore ma manca dello spirito di leader che comunque non gli sarebbe richiesto. L’ex Pomigliano deve eliminare quegli improvvisi cali di concentrazione che gli costano sbavature evitabilissime che possono costare molto nell’economia delle gare.
Nell’ultima fattispecie, contro l’Artena, le reti incassate sono figlie di due ingenuità: una pallaccia persa in impostazione da Darboe che favoriva una velenosa ripartenza ospite dove Brack e Zegarelli erano presi d’infilata da Pagliaroli che veniva steso in area; e un pallone male amministrato dal giovane Zegarelli che si faceva prendere il tempo da Costanzo, saltava un immobile Brack prima di battere il portiere cassinate. Ma che siano errori individuali o di reparto, Urbano deve cercare di trovare le contromosse del caso col materiale a disposizione per non perdere punti pesanti contro formazioni alla portata. Eh sì perché per quanto sia stata organizzata e con individualità interessanti, l’Artena si poteva battere.
In una giornata tutt’altro che rosea non ha brillato neanche il tridente offensivo: Prisco è stato solo l’ombra di sé stesso, Marcheggiani ha provato a darsi da fare incidendo poco. Solo Tribelli è rimasto su standard qualitativi discretamente alti: strappi in velocità e cross interessanti facevano di lui un predicatore nel deserto. Le buone notizie per il futuro prossimo arrivano dal giovane Lombardi che progredisce nel suo recupero: nella manciata di minuti giocati si è reso protagonista di ottimi spunti che fanno ben sperare. A proposito di recuperi, ha fatto il suo esordio anche il centrocampista Imperio Carcione che però, inevitabilmente, deve ritrovare il ritmo partita dopo un’assenza di oltre un mese.
Il Cassino adesso ha subito l’occasione propizia per riscattarsi: domani si gioca ad Anagni il primo turno infrasettimanale della stagione. L’obiettivo è rifarsi nel derby.