Serie D. Il Cassino parte male ma poi il pari sta pure stretto. Tribelli una spina nel fianco: le pagelle

di Antonio Tescione

Alla fine il pari sta pure stretto al Cassino che nel finale avrebbe potuto ribaltare il risultato.

ROMA. Giglio ha avuto un pallone d’oro scaricato dalla bandierina d’angolo da Moracci. L’incornata rabbiosa e prepotente da due passi è finita fuori di un nulla. Stessa sorte di l’acrobatica rovesciata di Lopez pochi minuti dopo il gol del pareggio di Tribelli bravo a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto e a raddrizzare l’iniziale vantaggio di Prandelli bravo anch’egli a capitalizzare una partenza da incubo dei cassinati.

Diciamo la verità l’espulsione di Esposito per un maldestro fallo su Abreu è apparsa punizione troppo severa e consentito al Cassino di premere il piede sull’acceleratore per tutto il secondo tempo, quando mister Urbano ha dato fuoco a tutte le polveri offensive schierando il quarto attaccante, Lopez, l’unico rimasto dopo gli infortuni di Pintori e Celiento.

Urbano a termine match ha da recriminare: «Abbiamo raccolto poco per le occasioni prodotte- è il commento col quale il tecnico cassinate esordisce- ci siamo resi autori di situazioni offensive importanti con Maraucci e Giglio di testa, poi la traversa di Moracci; si poteva fare di più in fase di finalizzazione però va bene così. La Lupa si è trovata in vantaggio praticamente senza tirare mai in porta, anche quando il pallino lo avevano loro non ci hanno mai impegnati seriamente. Potevamo fare meglio nel primo tempo dove una volta rimasti con un uomo in più ci siamo fatti prendere dalla frenesia di fare tutto e subito. Nel secondo siamo stati più pazienti».

Soddisfatto Pietro Tribelli del gol di giornata: «Un’emozione indescrivibile- commenta l’under- è stato un gol importante perché ci ha permesso di uscire con un risultato positivo dal match. Peccato per la seconda rete che non è arrivata, ce l’abbiamo messa tutta».

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La pagella del Cassino.

DELLA PIETRA 6: sicuro nelle uscite non è chiamato a fare miracoli. Il secondo tempo lo guarda da lontano.

D’ALESSANDRO 7: lotta come un leone soprattutto nel finale quando è chiamato a spingere e a non farsi scappare il suo dirimpettaio nella prateria della propria metà campo.

BRUNETTI 5: parte male come tutto il reparto arretrato. Meno male che Prandelli di 2 rigori in movimento ne realizza uno solo. Ma chi doveva prenderlo li al centro dell’area?

MARAUCCI 5,5: vale quanto detto per Brunetti. Dalla sua parte un bel secondo tempo disputato da regista arretrato.

PARTIPILO 5,5: vaga per il campo per tutto il primo tempo. Nella ripresa Urbano gli dà le chiavi del centrocampo e lui gioca come sa.

MORACCI 5,5: schierato per causa di forza maggiore terzino pare un pesce fuor d’acqua. Urbano se ne accorge e nella ripresa lo riporta al centro della difesa dove va decisamente meglio.

DARBOE 6: non è il furioso centrocampista visto 8 giorni fa contro col Latina, ma il suo lo fa.

CAVALIERE 5,5: cerniera davanti alla difesa fa vedere qualcosa di buono ma è troppo poco per meritare la sufficienza.

GIGLIO 5,5: non è ancora al meglio e si vede. In genere di testa sotto misura non perdona. Invece i lupacchiotti li ha perdonati almeno un paio di volte.

ABREU 6: ha talento, marcando il tabellino dei presenti non può che migliorare.

TRIBELLI 7: sulla fascia è una spina al fianco alla difesa romana. Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e firma il gol del pari.

Sono entrati pure:

CLEMENTE 7: determinante il suo apporto in corsia. Spinge e fa pari pari quello che gli ordina Urbano.

LOPEZ 6: dà vigore all’attacco biancazzurro. Se metteva dentro quella rovesciata dal limite finiva in prima pagina.

 

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