Serie D- Il Cassino ingarbuglia la capolista Rieti ma perde: determinati le decisioni arbitrali
di Antonio Tescione
RIETI. Se non è stata una rapina, poco ci è mancato. Sul risultato pesano come macigni talune decisioni arbitrali a senso unico. “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”-diceva il divino Giulio. In settimana il Rieti si era lamentato molto per la vittoria sfumata a Latina per infortunio dell’arbitro a 10 minuti dalla fine. E allora ecco spuntar fuori il Sig. Pierpaolo Loffredo arrivato con tanta scienza addirittura da Torino. Da più vicino avrebbero potuto sicuramente pescar di meglio. E che combina il torinese? Un attimo prima del riposo giudica molto severamente un’entrata ruvida in area di Brunetti e concede il rigore. Poteva pure starci. Era vicino. Era altrettanto vicino quando in avvio di ripresa Darboe subiva lo stesso trattamento davanti la porta. Accidente se era rigore quello… Macché, invece!
Evidentemente sul piatto della bilancia pesano di più i falli dei cassinati che comunque non si arrendono e il pari se lo meritano in contropiede. I biancazzurri danno l’impressione di poter fare di più e allora il torinese s’inventa il secondo cartellino giallo per un fallo a centrocampo di De Cristofaro. In inferiorità numerica il Cassino non può resistere più di tanto. Anche perché dall’altra parte c’è la capolista con un Marcheggiani stratosferico che corregge di testa a rete un cross da destra. Una fucilata imprendibile per l’ottimo Della Pietra.
Il Cassino è piaciuto per l’atteggiamento tattico. E per la reazione al gol del primo vantaggio reatino. Buona la difesa schierata a 3 con Brunetti centrale. Niente pagelle individuali questa settimana. Mettiamo un bel 7 alla squadra che ha affrontato con la giusta determinazione la squadra candidata numero uno alla promozione.
Un bel 4 risentito all’arbitro con l’auspicio di non incontrarlo più sui rettangoli di giuoco.