Serie D – Cassino, Di Santo: “Orgoglioso di lavorare per la mia città, ecco le priorità”

di Simone Tescione

“Cominciamo a lavorare dall’assetto societario per costruire un grande Cassino”.

CASSINO. Ha ben in mente la scaletta degli interventi da realizzare in orbita Cassino il neo direttore generale del biancazzurro Pierluigi Di Santo investito dal patron Nicandro Rossi a ridisegnare il sodalizio, e non solo la rosa atletica, che tra un mese spaccato si ritroverà al “Salveti” per l’inizio della preparazione.

L’obiettivo dichiarato nella conferenza stampa di ieri sera è la promozione in Serie C nel giro di due stagioni: quest’anno si getteranno le basi e l’anno prossimo si affonderà il colpo, almeno in maniera dichiarata.

Il Cassino si affida all’esperienza di chi sa come si fa, Di Santo arriva proprio con questa strategia la quale è stata appena praticata a Rieti: due anni fa gli amarantocelesti si classificarono terzi vincendo i play off e la stagione seguente (quella appena conclusa) hanno trionfato.

Artattoo Cassino

Il cassinate Di Santo si appresta a riproporre il modello cercando di ritagliarlo a misura di Cassino dopo aver masticato tanto calcio fuori città: «Avevo altre proposte ma quando ho sentito dell’interessamento del sodalizio della mia città l’ho messa davanti a tutte- sono le prime parole in biancazzurro – fare qualcosa d’importante per Cassino è motivo di grande orgoglio. Opererò al meglio per ripagare la fiducia tramite il raggiungimento degli obiettivi prefissi». Primo restyling: «Cominceremo dall’organizzazione societaria che, com’è noto, è quella che porta punti. Sono del parere che prima della squadra vada costruita un’intelaiatura societaria che permetta di dare una giusta base a chi scende in campo».

Chiaro il messaggio del neo direttore cassinate. Prima la società, poi si pensa al campo. «Magari i tifosi non se ne accorgono da fuori, ma il grosso del lavoro si fa in sede societaria, i risultati del campo sono il frutto della bontà dell’operato svolto nella stanza dei bottoni».

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Ma prima o poi il discorso campo arriva. Ufficializzate le permanenze di Ricamato e Abreu nonché l’intesa con Carcione, il Cassino è occupato nel settore delle conferme dove non dovrebbero registrarsi problemi per le permanenze di Darboe e Della Pietra. Il discorso dei giovani è un po’ più delicato: Di Santo ha fatto ben intendere che molto dipenderà dalle pretese dei loro procuratori e che gli obiettivi sportivi vanno perseguiti tenendo in ordine i conti.

Un Cassino che lavora su tanti fronti: annunciato ieri il rafforzamento economico della società con l’ingresso dell’imprenditore Marco Rocca. Ma non finiscono qui le novità: va verso la risoluzione la grana-Salveti col sodalizio sportivo che si farà carico dei lavori di messa in sicurezza dello stadio cassinate, quindi verrebbe scongiurato lo spauracchio delle porte chiuse.

Il Cassino per dar vita al suo progetto va a razionalizzare le spese da altre parti, però: niente soldi da investire nel ritiro fuori città, si suderà in sede a partire dal 23 luglio.

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