Serie D – Cassino brutto ma concreto: l’attacco riprende a far gol, in difesa Mannone e Nocerino nuova coppia?

di Simone Tescione

Il Cassino rialza la testa nel turno infrasettimanale ai danni dell’Anagni e lo fa in maniera piuttosto convincente.

CASSINO. Non tanto nel gioco dove la prestazione è stata sicuramente meno appariscente di quella contro l’Artena, ma sicuramente nel risultato. Mister Urbano aveva predicato umiltà ai suoi ragazzi alla vigilia del derby contro la matricola biancorossa, adottando una tattica simil attendista che obbligasse i papalini ad uscire dal proprio guscio approfittando della buona gamba di Tribelli e Marcheggiani in ripartenza per far male. Una tattica agevolata anche dal risultato che quasi subito è proteso verso l’abbazia cassinate con la prima rete arrivata appena dopo il quarto d’ora di gioco. Niente arroganza tecnica per i benedettini, dunque, che hanno lavorato di testa facendo pesare la differenza individuale e fisica negli episodi, rimanendo pazientemente in attesa degli stessi. Da qui si è marcata la differenza tra le due squadre, col Cassino che è stato in grado di prendere il largo grazie a due palle da fermo che hanno posto l’accento sulle caratteristiche di rapinatore d’area e ariete di Umberto Prisco che grazie alla sua doppietta si porta a quota 3 reti in altrettante gare di campionato. Realizzazioni che diventano ben 4 in 5 partite contando anche la Coppa Italia.

Artattoo Cassino

Niente male per la compagine di patron Nicandro Rossi che palesa ancora una volta una prima linea micidiale: Prisco e Marcheggiani sono andati in rete complessivamente 7 volte sulle 8 marcature realizzate nella regular season. Gol che lievitano a 9 (sempre in coppia) dei 13 stagionali al lordo della Coppa. Numeri che per quanto relativi danno prova della bontà delle scelte in fase di mercato da parte della dirigenza cassinate. A completamento di un attacco tanto prolifico c’è Tribelli che grazie alla sua doppietta contro l’Isernia (nella manifestazione tricolore) porta a 11 il computo di prima linea in 5 gare, completando un trio di valore assoluto in categoria.

La percezione nitida è che se il Cassino riuscisse a trovare i giusti equilibri anche in difesa, davvero potrebbe lottare per le primissime posizioni della graduatoria, visto che, Avellino a parte, queste prime giornate di campionato segnano un discreto equilibrio nel girone.

A proposito di retroguardia. La prestazione con l’Anagni è stata confortante sotto questo profilo. L’atteggiamento della squadra nella fase di non possesso ha aiutato parecchio il pacchetto arretrato e il fatto che il Cassino abbia rischiato poco e niente può far ben sperare per il futuro. Certo, l’attacco dell’Anagni è apparso sicuramente leggerino, ma da qualche parte bisogna pure iniziare. Urbano, intanto, sta sperimentando nuove soluzioni in terza linea: l’inserimento di Mannone vicino a Nocerino nella cerniera centrale non è dispiaciuto affatto, anzi. Questa soluzione è stata provata poco nel precampionato ma adesso, complice lo stato di forma tutt’altro che invidiabile dell’olandese Brack, il tecnico del Cassino ha deciso di percorrere con decisione anche questa strada.

Un’accoppiata di centrali che potrebbe essere riproposta nel nuovo impegno che chiude l’intensa otto giorni di campionato: domenica renderà visita sotto l’abbazia l’Ostia Mare. I lidensi sono appaiati al Cassino in classifica grazie ai successi casalinghi con Artena (mercoledì scorso) e Castiadas (all’esordio). Sarà un nuovo test probante per Tirelli e soci che ne saggerà ancora una volta la consistenza. I tre punti sono d’obbligo per i biancazzurri per presentarsi al big match della settimana successiva col morale a mille: c’è l’Avellino al “Partenio”.

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