Sentenza Tar. Le reazioni social di vincitori e sconfitti. D’Alessandro si sfila dalla caciara: “Ora pacificazione”
CASSINO. Gli strascichi del post sentenza emessa dal Tar sono tutti nelle reazioni social da campagna elettorale dei protagonisti della politica cassinate. Chi fa più rumore, dato l’esito favorevole, sono i sostenitori “d’alessandriani” che sui social network danno luogo a post di esultanza. Petrarcone sperava nell’annullamento, anche parziale, della consultazione del 5 giugno e dunque anche degli effetti del 19.
Ma i giudici del Tar hanno detto “niet”: “Ricorso in parte inammissibile in parte infondato”.
Sul web è stato un tripudio di commenti. Il consigliere di maggioranza Antonio Valente ha staccato dalla parete che ritraeva Petrarcone col tricolore, facendosi immortalare con un sorriso al massimo della dentatura mentre beffardamente saluta. Sulle varie bacheche di maggioranza e simpatizzanti, in più di qualche caso, è tutto un trionfo di “rosiconi” e “gufi” che con la politica c’entrano davvero poco. Ma ormai è costume dal Berlusconi in poi che la politica sia diventata un discorso da stadio: o con me o contro di me. Col renzismo poi questa moda si è, forse, accentuata: soprattutto col discorso dei gufi. E questo è stato trasmesso alle classi politiche locali, inevitabilmente. Siamo pronti a scommettere che a sentenza invertita sarebbe stata la stessa cosa ma con attori diversi.
E in una campagna come quella di Cassino, combattuta voto su voto, veleno sul veleno, era facilmente pronosticabile.
Pochi e scarni i commenti social dall’altra parte della barricata: si è esposto l’ex consigliere Danilo Picano che su facebook scrive: «Abbiamo perso perché in democrazia si vince e si perde. Ma vedo che è stato più facile perdere con dignità che vincere con sobrietà!»- è comunque la stilettata verso la maggioranza.
Chi invece, a nostro avviso, è stato encomiabile nel comportamento è il sindaco D’Alessandro che nella sua prima dichiarazione social non ha speso una virgola in esultanze da “scampato pericolo” e “complottistiche” anzi, ha richiamato tutti all’unità: «Dopo la decisione del Tar di rigettare il ricorso spero che la città trovi la giusta, doverosa e necessaria pacificazione perché io desidero essere il sindaco di tutti, il sindaco della gente».