“Scatti attivi anche termosifoni spenti”, la beffa delle termovalvole. Decine di euro in più all’anno
Potrebbero passare per una gigantesca truffa: le termovalvole.
Sono obbligatorie da quest’anno e sono state rese obbligatorie per i condomìni (solo quelli che hanno il riscaldamento centralizzato) per la contabilizzazione del calore su ogni impianto: questo dovrebbe aiutare i singoli inquilini a pagare solo il riscaldamento che realmente consumano.
Ma forse no.
Secondo un’inchiesta condotta da “Il Salvagente” che ha analizzato la segnalazione di un lettore, “I Termosifoni prendono vita in agosto e contabilizzano un consumo inesistente che finisce in bolletta”, questo potrebbe essere successo a milioni di italiani.
Il Salvagente ha interpellato Franco Pozzoni, Presidente di Cna installazione impianti Lombardia, il quale conferma: “È normale. La scatoletta bianca misura il la differenza di calore del radiatore rispetto all’ambiente. Se ho un radiatore che è irraggiato dal sole durante l’estate, e si scalda la piastra d’acciaio, questa diventa calda rispetto all’ambiente, il ripartitore comincia a conteggiare”. Secondo un esperto ingegnere contattato dal sito “antitruffa” basta una differenza di temperatura di 3-4 gradi tra radiatore e atmosfera circostante per far partire il conteggio degli scatti. Che poi prosegue a registrare differenze anche inferiori a un grado.