Scala rischio sismico, il cassinate e la Val di Comino al vertice
CASSINO. Il frusinate ed il reatino al vertice del rischio sismico del Lazio. Infatti le due province sono quelle che toccano l’appennino, zona geologicamente molto attiva, come ci ha ricordato il terremoto dell’altra notte e come dimostra la fascia rossa presenta nella foto di fianco. Ma entrando nel dettaglio, emerge che il cassinate ha una sismicità più alta dell’intero Lazio stando alle rilevazioni di Enea e Protezione Civile.
Per misurare la pericolosità sismica di base che stabilisce il rischio tecnicamente si definisce calcolando il valore atteso di uno o più parametri che descrivono il terremoto su terreno rigido e compatto (accelerazione del moto del suolo, intensità al sito, spettro di sito; valore indicato con “g”), ed attraverso tali valori è possibile predisporre una classificazione sismica del territorio, finalizzata alla pianificazione territoriale e/o dell’emergenza ed alla programmazione delle attività di prevenzione.
Il comune del Lazio a maggior rischio è Vallerotonda che presenta un valore di 0,2670 g. Tra i centri del frusinate ma più strettamente del cassinate più “attivi” seguono San Biagio Saracinisco con 0,2667, Acquafondata con 0,2657, Picinisco con 0,2651, Settefrati con 0,2633, San Donato Val di Comino con 0,2615 e Viticuso con 0,2613. I paesi di Accumoli e Amatrice hanno un’accelerazione di gravità pari 0,2593 e 0,2600 e sono finiti come sappiamo.
Appare evidente che le azioni volte alla prevenzione sono quelle maggiormente da auspicare.