Sanità, UGL: “L’apertura di Neurochirurgia allo Spaziani? Fumo negli occhi”

La Ugl Sanità della provincia di Frosinone va all’assalto dell’Asl contestando come fumo negli occhi l’apertura del reparto di Neurochirurgia allo Spaziani del capoluogo.

CASSINO. «La ASL di Frosinone ai mass media Dichiara: “Attivato il primo reparto di Neurochirurgia (UOC), con otto posti letto, nell’Ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone, di cui è direttore di ruolo il Dott. Giancarlo D’Andrea”, per noi è solo fumo negli occhi ai cittadini utenti e infondatezze abissali – c’è il Direttore della UOC ma non c’è traccia, né di posti letto, né di UOC – risponde la UGL Sanità- afferma in una nota l’organizzazione sindacale che incalza- incominciamo con il chiedere al capo ufficio stampa: dove, da quando e in quale planimetria dell’ospedale di Frosinone sarebbe ubicato il reparto di Neurochirurgia – quale e quanto personale dedicato impegna. Ovvero, se per la funzionalità dell’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia, oltre al
Primario di recente nomina, sia stato mai attivato il relativo e dedicato reparto, quale equipe medico specializzato nella disciplina di neurochirurgia collabora con il Primario incaricato nell’attività chirurgica, se per l’attività chirurgica vi sia una sala operatoria corredata.

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Oppure, se è vero come è vero, che:
1. il Professionista per gli interventi chirurgici deve avvalersi della collaborazione di medici di
diversa disciplina;
2. la degenza post – operatoria dei pazienti ha luogo in reparti dissimili alla branca specialistica
in posti letto occasionalmente liberi;
3. il decorso post – operatorio dei pazienti avviene sotto la sorveglianza medica di altra
disciplina.

A conferma quanto scritto, è la nota del 27/04/2018 di alcuni medici indirizzata a vari organi
dirigenziali, i quali trovatesi nel reparto di appartenenza degenti in situazione post/operatorio di
diversa disciplina, ai fini di autotutela, a giusta ragione, declinano ogni responsabilità professionale e conseguenze medico legale. Diffidando altresì gli stessi dal proseguire a ricoverare pazienti non afferenti il loro reparto, in assenza di medici specialisti in Neurochirurgia h24 e Maxillo Facciale».

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«E già, perché non è solo la neurochirurgia priva di reparto, anche il Maxillo Facciale a cui si aggiunge Unità Operativa Complessa Otorinolaringoiatria. La ASL infatti, mentre accelera i tempi nel conferire gli incarichi: di Responsabile della UOSD (Unità Operativa Semplice Dipartimentale) allo Specialista Maxillo Facciale; di Direttore della UOC (Unità Operativa Complessa) allo specialista Neurochirurgo; di Direttore della UOC ORL (Otorinolaringoiatria), non si preoccupa affatto, di assumere personale e Dirigenti Medici Specialisti attinenti le discipline, né di attivare i relativi reparti. Verosimilmente, la dotazione degli unici 6 posti letto di Week Surgery (ORL), fantasiosamente diventano UOC Otorinolaringoiatria – UOC Neurochirurgia, se la circostanza lo richiede, anche di Maxillo Facciale».

«Dunque cara ASL, continua il comunicato- a prescindere dall’insolite procedure che ha portato al conferimento dell’incarico di Direttore della UOC lo specialista Neurochirurgo:
a) Prima ancora della istituzione della UOC di Neurochirurgia, la Regione Lazio con Decreto
U00071 del 07.03.2017, concede la deroga per il conferimento dell’incarico di Direttore
della UOC di Neurochirurgia; b) l’Atto Aziendale che istituisce la UOC di Neurochirurgia, viene proposto dalla ASL l’11/07/2017, approvato dalla Regione Lazio il 3 agosto 2017 è pubblicato sul BURL n.63 08.08.2017;
c) Immediatamente dopo, esattamente il 10.08.2017, la ASL indice l’avviso pubblico per il
conferimento dell’incarico di UOC Neurochirurgia, senza preoccuparsi di attivare
realmente/concretamente il previsto reparto;
d) Con delibera n. N.578 del 13.03.2018 la ASL di Frosinone conferisce l’incarico di Direttore
della UOC di Neurochirurgia al dott. Giancarlo D’Andrea.
La UGL sanità non è affatto avversa all’istituzione di una sanità eccellente sul territorio da tempo
devastata, Anzi, contrariamente a quanto si pensa, elogia e da il benvenuto al dott. Giancarlo
D’Andrea, ciò che non ci appassiona però sono le infondatezze della ASL, che irritano e non poco,
soprattutto perché c’è di mezzo la salute dei malati – rischio clinico da eventi avversi, che
innegabilmente ricadono sui professionisti addetti.

«Detto ciò, anteposto che la presa in giro non ci entusiasma, la UGL chiede, che con la stessa celerità degli incarichi conferiti, la ASL attivi concretamente anche i reparti – assuma personale
dedicato e medici specialisti nella disciplina, perché sia garantita ai professionisti
l’irrinunciabile sicurezza».

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