Sanità, Palombo: “Il Santa Scolastico diventi un DEA di I livello: serve un cambio di passo”
CASSINO. «E’ giunto il momento che l’ospedale Santa Scolastica di Cassino diventi a tutti gli effetti un Dea di I Livello. L’occasione è propizia, faremo del tutto affinché nella prossima riunione della Conferenza dei Sindaci, che discuterà le modifiche all’atto di autonomia aziendale, saranno stabiliti interventi certi per migliorare le prestazioni e servizi del nostro nosocomio- a dichiararlo è il vicesindaco e assessore alla sanità Carmelo Palombo- non possiamo continuare in queste condizioni. Nonostante il grande impegno di medici e infermieri il Santa Scolastica non riesce a rispondere alle esigenze dell’utenza. Di chiacchiere ne abbiamo sentite abbastanza, qualcuno ha promesso l’arrivo imminente di nuovi professionisti ma da sei mesi a questa parte nessun camice bianco ha varcato la soglia del Santa Scolastica. Insomma il solito espediente per fare campagna elettorale».
«La difesa dell’operatività e dell’efficienza del nostro Ospedale rappresenta una priorità imprescindibile, come abbiamo scritto a chiare lettere nel nostro programma di governo. Il Distretto di Cassino-Pontecorvo serve circa 120.000 abitanti con un numero di posti di 228; tali dati dimostrano che i giorni di degenza nell’ospedale di Cassino sono pari a circa 83.220 pari al 67% della popolazione potenzialmente servibile. Appare evidente la grande criticità dovuta anche alla chiusura di alcuni reparti. Dunque, è necessario un cambio di passo, una serie di azioni che riportino la struttura ospedaliera della città martire ad essere punto di riferimento di questo comprensorio. Visto e considerato che nella nostra rete ospedaliera abbiamo dovuto dire addio al Dea di II livello per lo Spaziani di Frosinone, dipartimento attribuito, nonostante le promesse del centro sinistra, nel Lazio Meridionale a Latina».
«E’ nostro obbligo fare del tutto per garantire che l’Ospedale di Cassino, DEA di 1 livello-conclude Palombo- sia tale anche nell’efficientamento e nell’erogazione dei servizi mediante il potenziamento della struttura con l’assunzione da parte della Regione Lazio di medici e personale sanitario di diverso genere. Il primo passo per fare ciò è dire la nostra sulle modifiche dell’atto di autonomia aziendale della Asl di Frosinone».