Rifiuti, D’Alessandro a Pompeo: «Abbiamo siti da bonificare, non c’è spazio per altre discariche»
CASSINO. Il Sindaco del Comune di Cassino Carlo Maria D’Alessandro si schiera contro l’individuazione di nuovi siti di stoccaggio dei rifiuti del cassinate prendendo inchiostro e calamaio (o forse non proprio quelli) ma comunque scrivendo al presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, in risposta alla nota trasmessa dallo stesso concernente l’avvio delle procedure per l’elaborazione di un documento ricognitivo sulle aree idonee e non idonee per la localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti nonché le zone adatte alla localizzazione degli impianti di recupero.
«E’ appena il caso di evidenziare quale sia la situazione concernente il territorio di Cassino e del Lazio Meridionale, – scrive il primo cittadino – che ormai da anni subisce situazioni di grave disagio. Infatti, esiste un evidente “triangolo maledetto” rappresentato dal termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, dal consorzio SAF di Colfelice, dove confluiscono i rifiuti dell’intera provincia (e non solo), e la discarica di Roccasecca; appare evidente lo stato di disagio di un territorio che non può essere oggetto di ulteriori individuazioni per siti di interesse dal punto di vista del trattamento e dello stoccaggio di rifiuti. Inoltre, quale Comune interessato, ricordo che nel comune di Cassino sono ricompresi ben tre siti ad alto rischio ambientale ovvero la discarica ubicata in località Panaccioni, il sito attenzionato denominato Nocione e la fabbrica dismessa “Ex Marini”.
Per tali siti devono essere attivate sia dalla Provincia di Frosinone che dalla Regione Lazio tutte le procedure previste dal D.Lgs 152 del 03 aprile 2006 (di bonifica, ndr) e per le quali questo ente si è già attivato per quanto di sua competenza».
D’Alessandro ha, inoltre, invitato il Presidente della Provincia «con sollecitudine del caso a convocare una conferenza dei Sindaci per renderci edotti in largo anticipi di quali siano le sostanziali e non formali intenzioni dell’Amministrazione, di intraprendere le azioni del caso.