Rifiuti – D’Alessandro e Sacco lanciano l’allarme: “In arrivo salasso su spazzatura”

Fronte comune tra i comuni di Cassino e Roccasecca contro l’aumento delle tariffe e il conferimento dei rifiuti da Roma presso l’impianto Saf di Colfelice.

CASSINO. «Il 27 aprile è stata revocata la delibera di sospensione di aumento della tariffa SAF con
provvedimento G05552 ancora pubblicare sul burl. Quindi a far data dal 1/1/2015 la tariffa è circa 138,68 euro/tonnellata. Un salasso per i cittadini e Comuni – a dirlo è il il sindaco della Città Martire Carlo Mario D’Alessandro – oltre a diventare la pattumiera del Lazio, grazie al lavoro egregiamente svolto, si fa per dire, dal presidente della Regione Zingaretti e dal fido assessore ai Rifiuti Buschini, nelle tasche delle famiglie del territorio saranno prelevate ulteriori cento euro l’anno per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018».

«Sì perché- continua D’Alessandro- gli aumenti tariffari saranno sia spropositati che retroattivi. Questa è una vera vergogna, perchè ora oltre il danno c’è anche la beffa. Qualcuno, infatti, aveva creduto che l’unico modo per evitare l’aumento delle tariffe era continuare a ricevere i rifiuti dalla capitale. Ma questa era soltanto una motivazione data dal centro sinistra per riuscire a passare indenni le elezioni. Cosa che per altro non è nemmeno servita visto i pessimi risultati delle truppe PD. Ora però oltre ai rifiuti da Roma le tariffe saranno aumentate lo stesso grazie al provvedimento di giunta sopra enunciato. Non possiamo permettere questo simile scempio ai danni dei cittadini. Ormai visti da Zingaretti e compagni come “bancomat” per alimentare le loro politiche scellerate. Il territorio ha già dato molto in termini di accoglienza».

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«Si profila l’ennesimo schiaffo a questo territorio – ha detto invece Giuseppe sacco, sindaco di
Roccasecca – Non bastava il silenzio assoluto manifestato dalle istituzioni sollecitate in tutte le sedi ad intervenire sul problema del prossimo esaurimento della discarica di Roccasecca. Sembra che la regione, anziché adoperarsi per individuare un nuovo sito di discarica in provincia di Frosinone ed un nuovo sito di discarica a servizio di Roma come stiamo chiedendo, abbia legittimato l’aumento delle tariffe di conferimento a SAF. Avevamo avvisato tutti i sindaci di questo pericolo invitando la dirigenza a ritirare la richiesta di aumento inoltrata in regione.
Avevamo proposto un nuovo piano industriale per la riconversione dell’impianto senza alcuna
necessità di aumenti tariffari invocando insieme a tanti cittadini ed ai comitati presenti in assemblea un vero cambio di rotta nelle politiche ambientali della nostra provincia. Ci era stato detto che l’unico modo per evitare aumenti tariffari era continuare a ricevere rifiuti da fuori provincia, ed alcuni sindaci illuminati deliberando la proposta “Materiale” avevano permesso
che il nostro territorio continuasse ad essere la discarica di Roma. Oggi ci ritroviamo sia i rifiuti da Roma che l’aumento delle tariffe».

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