Polizia- Saluta il Questore Santarelli dopo 3 anni: i risultati della “gestione”
Il questore Santarelli saluta la provincia di Frosinone e sbarca a Modena.
CASSINO. Era il 1^ agosto del 2014 quando il dr. Filippo Santarelli iniziò la sua esperienza di Questore a Frosinone.
Da allora sono passati “tre anni e tre mesi” nel corso dei quali il Questore ha voluto essere vicino al territorio, vivendo concretamente con i “suoi” poliziotti la parola d’ordine della Polizia di Stato “esserci sempre”.
Sono stati anni di intensa attività in ogni settore di competenza: dall’ordine pubblico, con i delicatissimi ed impegnativi servizi in occasione delle partite di calcio del Frosinone (seguiti anche i lavori per lo stadio “Benito Stirpe” con Gruppo di Lavoro), alla polizia giudiziaria, nel cui ambito spiccano i brillanti successi ottenuti in importanti e spesso eclatanti operazioni volte a reprimere forme anche gravi di illegalità (“Intoccabili”, “Fireworks”,”Macula”, “Gold Wash”); dall’attività di prevenzione, complessa e densa di soddisfazioni, all’attività amministrativa, certo non meno rilevante, chiamata a rispondere alle esigenze di una popolazione provinciale pari a circa 500 mila unità”.
Oltre alle grandi operazioni, la “gestione Santarelli” ha voluto ulteriormente rafforzare la presenza della Polizia di Stato nella realtà sociale della provincia, con interventi informativi in chiave “preventiva”.
Da queste premesse nasce lo stretto rapporto di fattiva collaborazione con le Istituzioni del territorio.
“Note di legalità”, “Insieme per la legalità”, “Insieme in campo”, manifestazioni i cui protagonisti sono gli studenti, hanno avuto come obiettivo quello di veicolare il concetto di rispetto delle regole, sostenuto da interventi propedeutici di personale “esperto” della Polizia di Stato, per prevenire comportamenti devianti come bullismo e cyberbullismo.
Tutte le fasce a “rischio” sono state attenzionate, over ’65 compresi, che sono stati coinvolti nel tour informativo “occhio alle truffe”, oltre alle vittime di maltrattamenti con “Questo non è amore”.
La realizzazione di questi progetti è stata resa possibile grazie alla dedizione dei polizotti, che hanno voluto accogliere nella grande famiglia della Polizia di Stato la cittadinanza, nell’ottica di una legalità partecipata e responsabile.
Il Questore ha espresso parole di stima per il lavoro delle “sue” donne e dei “suoi” uomini, le cui attività sono state sempre sostenute dai rappresentanti dei mass media, che ha voluto ringraziare per il loro impegno e per la tutela del bene prezioso dell’informazione.
Un sentito riconoscimento di grande collaborazione va anche alle Istituzioni e a tutte le Forze dell’Ordine.