Oggi ricorrono i 22 anni dalla scomparsa di Nicholas Green, una storia di vita e solidarietà

CASSINO. Ricorrono oggi i 22 anni dalla scomparsa di Nicholas Green bambino statunitense vittima, all’eta di sette anni, di un assassinio sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria nei pressi dell’uscita di immaginekihgbljjbvbhjkSerre (Vibo Valentia) mentre era diretto in Sicilia con i genitori Reginald e Margaret Young e la sorellina Eleanor di 4 anni.

L’auto con a bordo Nicholas e la sua famiglia fu accidentalmente scambiata per quella di un gioielliere da alcuni rapinatori che tentarono un furto, degenerato poi in omicidio. Dopo gli spari che lo colpirono, il piccolo, fu ricoverato al centro neurochirurgico del Policlinico di Messina dove morì qualche giorno dopo.

I genitori autorizzarono il prelievo e la donazione degli organi: ne beneficiarono sette persone.

Una vicenda che destò profonda commozione in tutta la comunità italiana e per la quale Cassino dedicò una delle sue piazze principali, seguendo l’esempio di molte altre città.

Il padre di Nicholas, Reginald Green, ha scritto due libri successivamente alla morte del figlio. “Il Dono di Nicholas”  sulla storia che ha visto protagonista la sua famiglia e “Il Dono che Guarisce” che contiene storie di persone comuni e professionisti ad ogni stadio di un trapianto. La vicenda fu anche fonte d’ispirazione per una pellicola dal nome Il dono di Nicholas.

In seguito alla donazione degli organi, i genitori del bambino ricevettero la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: “Cittadini statunitensi, in Italia per una vacanza, con generoso slancio ed altissimo senso di solidarietà disponevano che gli organi del proprio figliolo, vittima di un barbaro agguato sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria, venissero donati a giovani italiani in attesa di trapianto. Nobile esempio di umanità, di amore e di grande civiltà. Messina, 1º ottobre 1994.” I coniugi Green vennero inoltre ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e al Campidoglio dall’allora di Roma sindaco Francesco Rutelli.

Per noi quella è, forse un po’ freddamente, solo piazza Nicholas Green. Una piazza che porta il nome di un eroe moderno che dal suo sacrificio hanno ritrovato la vita sette persone. E’ doveroso ricordare.

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