Notte della Taranta, in migliaia nel centro di Cassino a ritmo di pizzicarella
CASSINO. Un week end da tarantolati. Niente di meglio per smaltire la delusione della beffarda uscita della nazionale italiana dagli europei di Francia. Una sorta di “balla che ti passa”. E da ballare ce n’era a Cassino, e anche tanto: ancora quest’anno si è consumata fra le vie del centro di città l’appuntamento con la “Notte della Taranta” arrivata alla quinta edizione, la due giorni che ha visto muoversi a ritmo di pizzica e altre canzoni della cultura popolare del sud Italia migliaia di cassinati che hanno testimoniano che la tarantella è voglia di divertimento tra musica e tradizione un po’ dappertutto.
E Cassino ne è stato il fulgido esempio con una partecipazione molto significativa tra vestiti caratteristici e passi di ballo. Anche li ignorava era comunque travolto dal ritmo coinvolgente dei vari gruppi che innescavano tanta voglia di muoversi.
Anche quest’anno Oscar Grimaudo ha contribuito nell’organizzazione di un evento che sta diventando un classico della bella stagione cassinate. Il week end appena andato in archivio ha visto ospiti d’eccezione esibirsi nella kermesse come “Radici Popolari” sabato e “Rareca Antica” ieri che hanno infiammato i tanti appassionati con musica e balli coinvolgenti.
La tradizione vuole che la tarantella derivi dal morso della tarantola, un ragno, il quale veleno genererebbe malinconia, convulsioni, disagio psichico, agitazione, dolore fisico e sofferenza morale che si tradurrebbe in un’agitazione incontrollata che l’arte italiana del sud Italia ha tradotto e riconvertito in una musica e canzoni dal ritmo sfrenato.
Balla che ti passa.