Migranti via Vaglie, il Tar sospende ordinanza comunale. D’Alessandro: “Sgomberare per la sicurezza dei ragazzi”
CASSINO. «Cavilli giuridici o no rimango dell’idea che gli 87 ragazzi non possono rimanere nelle Palazzine di via Vaglie in quelle condizioni igienico sanitarie e senza certificazione di agibilità/abitabilità delle strutture»- sono le parole del sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro a margine del decreto del Tar di Latina che ha sospeso l’ordinanza di sgombero emanata lo scorso 10 novembre.
Sono circa 20 giorni che 87 immigrati sono stati sistemati in alcuni alloggi siti a via Vaglie, a Cassino, all’indomani della presentazione del piano Sprar in comune, quello con cui Cassino si impegna ad ospitare ed integrare 50 immigrati. Quasi beffardamente, ne sono arrivati 87 extrapiano e sono stati sistemati in abitazioni non a norma secondo il comune dalla cooperativa campana Formland che asserisce che sia tutto in regola.
«Tutti i provvedimenti adottati da questa amministrazione in merito all’arrivo degli 87 immigrati nelle strutture di via Vaglie sono stati pensati nell’esclusivo interesse della salute dei ragazzi- continua D’Alessandro- l’ordinanza che il sottoscritto ha emanato in qualità di sindaco era necessaria dopo gli accertamenti da parte dei tecnici del comune sui documenti riguardanti le strutture e dei sopralluoghi della ASL, che ha giudicato antigienici gli appartamenti in cui sono stati inseriti i ragazzi. Cassino è una città accogliente ma ci sono delle regole da rispettare sia per la tutela sia dei richiedenti asilo che per i residenti».
«Il Tar non ha messo in discussione la validità della mia ordinanza ma ne ha sospeso l’efficacia in attesa che il 15 dicembre il Comune possa fornire gli atti necessari per chiarire quanto accaduto dall’arrivo degli 87 immigrati, dopo che la cooperativa che gestisce il soggiorno dei profughi nelle palazzine di Via Vaglie aveva impugnato l’atto proprio di fronte al tribunale amministrativo».
«Questa amministrazione dopo aver constata con i propri occhi le condizioni in cui sono costretti a vivere i richiedenti asilo, non poteva far finta di niente- chiude il sindaco di Cassino- abbiamo predisposto tutti gli atti che potessero garantire a delle persone, a dei ragazzi un’accoglienza nel rispetto delle regole e della loro dignità».