Migranti, Leone: “Servono provvedimenti che vadano a dare più potere ai sindaci

CASSINO. L’assessore alle Politiche Sociali Benedetto Leone spiega perché la maggioranza ieri ha respinto l’Ordine del Giorno presentato dall’opposizione Petrarconiana sul tema dei migranti circa la redazione di un elenco di tutte le aziende che nel territorio si occupano di migranti, verifica degli arrivi degli stessi, la conformità amministrativa e agibilità dei locali che li ospitano.

«L’ordine del giorno proposto dall’opposizione, non solo era demagogico. Addirittura era superficiale nella richiesta al sindaco di comunicare i futuri arrivi di flussi migratori in città, come se il sindaco Carlo Maria D’Alessandro avesse la sfera di cristallo. O dal momento che siamo in tempi dei social, avesse la possibilità di comunicare con facebook – twitter – wathaspp con gli scafisti, per essere informato ancor prima delle Prefetture di possibili sbarchi in Italia. Per questo “misterioso” e “superficiale” motivo, la richiesta dell’opposizione è stata bocciata».

«Le cooperative che lavorano sono pubbliche. Per questo motivo abbiamo approvato in Consiglio comunale un nostro Ordine del Giorno che da mandato al sindaco di promuovere un tavolo sull’immigrazione con la Prefettura e gli altri Comuni. L’importante è condividere informazioni, promuovere un’accoglienza sostenibile con i progetti Sprar e applicare le due norme approvate dal tavolo dell’immigrazione Stato-Regione- Province-Comuni, comunicatoci il 14 Dicembre dal Presidente Anci Decaro».

«Con il sistema attuale- spiega Leone- la Prefettura stabilisce in qualsiasi momento il numero di migranti che il territorio deve accogliere. Non è tenuta a comunicare nulla ai comuni. Le due norme ora approvate, definiscono una clausola di salvaguardia per i comuni che hanno già uno Sprar nel proprio territorio e che sono esenti da altri arrivi, anche emergenziali. E’ il caso di Cassino. Da noi non può essere mandato niente altro. Solo ciò che è previsto dallo Sprar. Nemmeno in caso di emergenza. Poi c’è il piano di riparto equilibrato dell’immigrazione che prevede di procedere ad una distribuzione equa e sostenibile dei profughi nei Comuni, con un tetto fissato a 1,5 ogni mille abitanti mentre per gli altri comuni 2,5 migranti ogni mille abitanti, lasciando esenti i Comuni sotto i duemila abitanti. Questa proposta pone l’accento sulla necessità di garantire un’accoglienza sicura e diffusa sul territorio puntando sulla rete dello Sprar «non solo per gestire il fenomeno migratorio ma anche per garantire reali opportunità di integrazione e inclusione sociale».

«Il consiglio comunale di Cassino approva l’ordine del giorno che va nella direzione di rimettere la governance in mano ai sindaci. I sindaci devono tornare a decidere, insieme alla comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul proprio territorio e chiede alle Prefetture di condividere tutte le info, anche gli elenchi pubblici delle cooperative che fanno accoglienza, per una gestione corretta dell’accoglienza»- così Leone.

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