Maratona di Primavera in carcere, vince la solidarietà
Una giornata all’insegna dello sport e della solidarietà.
CASSINO. Ancora una volta il Cus Cassino è tornato tornato al “San Domenico” per un’anteprima della Maratona di Primavera. La manifestazione sportiva più longeva del Lazio Meridionale il 25 aprile taglierà il traguardo dei 28 anni.
Per celebrare l’ambizioso traguardo raggiunto, il presidente del Centro Universitario Sportivo Carmine Calce ha voluto far precedere i sei chilometri percorsi dalle famiglie nel giorno della Liberazione, da una mini maratona all’interno del carcere di Cassino, così come ormai avviene da ben tre anni. Martedi pomeriggio, allo start, circa 70 detenuti hanno quindi percorso i 5 km del percorso all’interno dell’intercinta dell’Istituto, individuato dalla Direzione e visionato dai Tecnici del Cus Cassino. Insieme ai ragazzi ha preso parte alla maratona il rettore dell’università di Cassino Giovanni Betta e il direttore scolastico dell’Itcg Medaglia d’oro Marcello Bianchi.
«Questa giornata è molto importante – ha spiegato il rettore – oggi la maratona viene portata all’interno del carcere: questa è certamente una bella giornata per la città di Cassino, a dimostrazione, ancora una volta, che lo sport unisce e non divide: fa anzi abbattere qualsiasi tipo di barriera. Noi saremo qui anche l’anno prossimo, mi auguro che questi ragazzi però non ci siano più».
Dal canto suo la dott.ssa Civitareale, ha quindi ringraziato il Cus Cassino per aver portato ancora una volta la Maratona dentro le mura del San Domenico: «L’allegria che si respira oggi è bellissima. Questa è una corsa verso la libertà: una conquista che passa attraverso la sofferenza, così come la corsa passa attraverso uno sforzo che rende poi però un traguardo ancora più bello e sicuramente raggiungibile per chi si impegna». Il Cus Cassino era presente al gran completo con tutto il suo staff e i tirocinanti di Scienze Motorie.
Il presidente del Cus Cassino, professor Carmine Calce, ha mostrato sensibilità e attenzione per il mondo del sociale, molto spesso dimenticato dalle società sportive impegnate a migliorare solo l’aspetto agonistico e non quello dell’attenzione alle fasce deboli. «Per festeggiare i 28 anni della maratona di primavera – ha chiosato il presidente del Cus – siamo voluti partire dal San Domenico perché la sensibilità al sociale è nel dna del nostro centro. “Facciamo fiorire la pace nella città per il mondo” del resto è da 28 anni lo slogan della maratona di primavera. E la pace, come lo sport, si inizia a praticare in casa. Lo sport si rivela, senza dubbio, un metodo molto efficace per conseguire la pace, perché va oltre qualsiasi differenza di lingua, razza, religione o opinione politica».
Venerdì alle 11 sarà presentata la conferenza stampa della Maratona di Primavera del 25 aprile.