Manovra- Arriva la stangata sulle sigarette elettroniche
Arriva la stangata sulle sigarette elettroniche.
Tira che ti ri-tira all’imponente tassazione italiana in molti, almeno una volta nella vita avranno detto: “Beh, manca solo che tassino l’aria”. E in un certo senso ci siamo già arrivati.
Lo Stato si accinge a spremere tutto il possibile dalla nuvola di vapore delle cosiddette sigarette elettroniche e a conquistare un settore nato e cresciuto lontano dai garbugli delle licenze e dei dazi.
È legittima la tassa sulla sigaretta elettronica indipendentemente dal fatto che contenga o meno nicotina. A stabilirlo è stata la Corte Costituzionale, con sentenza 240 del 15 novembre scorso, bocciando le questioni di legittimità sollevate dal Tar del Lazio contro un decreto legislativo del 2014 che assoggetta alla medesima imposizione – pari al 50% dell’accisa gravante sull’equivalente quantitativo di sigarette – i prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali.
Simona Vicari di Alternativa Popolare (Alfano) ha presentato un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra, con il quale si stabilisce il passaggio ai Monopoli di un comparto che crescendo senza limitazioni potrebbe insidiare la supremazia del tabacco combusto. Secondo le previsioni del testo gli introiti saranno pari a 9,5 milioni di maggiori entrate nelle casse dello Stato a partire dal 2018.
Chiuderanno invece i siti internet che sono predisposti alla vendita di prodotti con nicotina e sigarette elettroniche ai privati.
oramai non se ne vedono più in giro, la moda è finita