Lettere in fabbrica, l’iniziativa dell’Università di Cassino in SKF per promuovere la cultura

CASSINO. Anche una serie di successo come Gomorra ci conferma che i dialetti non sono affatto scomparsi, come molti intellettuali prevedevano 50 anni fa. Si sono solo trasformati, mescolandosi con l’italiano che nel frattempo (per fortuna) si è diffuso tra tutti gli italiani.

Ne ha parlato al secondo incontro di  Lettere in fabbrica Giuseppe Antonelli, professore di Storia della lingua italiana presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale.

Lettere in fabbrica è l’iniziativa promossa dallo stabilimento SKF di Cassino e dall’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale per portare la cultura umanistica fuori dalle aule, sul luogo di lavoro.

Quattro lezioni-conferenze della durata di un’ora con un approccio stimolante, quattro incontri dedicati alla letteratura, alla poesia, alla musica e alla storia in programma all’interno dello stabilimento SKF di Cassino dal 3 al 24 novembre.

Il progetto è stato sviluppato dalla Delega alla Diffusione della cultura e della conoscenza dell’ateneo cassinate in collaborazione con i responsabili del sito produttivo del Gruppo svedese; si inserisce nelle iniziative di sinergia con il territorio portate avanti da SKF e nelle attività di ‘terza missione’, ossia di trasferimento della conoscenza alla società e al territorio, dell’Università.

Le conferenze di Lettere in fabbrica sono riservate ai dipendenti SKF, si svolgono fuori dall’orario di lavoro e sono tenute da docenti del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’ateneo.

Nell’incontro di oggi che si sta tenendo in questi istanti, il prof. Valerio Magrelli ha spiegato come si sceglie un libro da leggere per puro piacere. Valerio Magrelli è docente di Letteratura francese, studioso di Valéry, Baudelaire, Joubert; è uno dei più importanti poeti contemporanei italiani, vincitore di numerosi premi letterari, tra cui Il Premio Viareggio e il Premio Antonio Feltrinelli.

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