La satira sul reddito di cittadinanza per informare sulla sicurezza online

di Zar

La sicurezza informatica passa anche per l’informazione e la disinformazione

Dopo le elezioni 2018, tra bufale e satira, la rete ha dato grande visibilità ad una delle promesse elettorali: il reddito di cittadinanza.
A cavalcare l’onda, in modo del tutto nuovo, la web agency Ars Digitalia di Napoli, che dopo le bufale circolate online in questi giorni e le polemiche annesse, ha pubblicato un sito per presentare il modulo di richiesta.
Un’idea sicuramente innovativa, piochè è volta a sensibilizzare gli utenti a prestare attenzione ai falsi moduli online e alla facilità con cui molti rilasciano i propri dati personali.

Il sito sul reddito di cittadinanza

Il sito web www.redditodicittadinanza2018.it dove (non) è possibile prenotare il proprio reddito di cittadinanza. Già nelle prime righe si intuisce l’intento satirico del sito, con una grafica che ricorda le foto del PD ed un po’ di disinformazione sugli immigrati (sgravi fiscali per loro e reddito di cittadinanza più alto per gli irregolari ed i ciliaci). Cliccando su “Sei un immigrato?”, nella barra in alto, il sito trasforma la sua interfaccia per la lettura da parte di emigrati, ma in chiave del tutto satirica (provare per credere).

La richiesta del modulo

Gran parte della pagina è occupata dalla richiesta del modulo del reddito di cittadinanza. Alla prima compilazione del modulo il sito chiederà di condividere per ricevere un reddito maggiorato, invitando successivamente alla corretta compilazione di alcuni campi (anche se erano compilati correttamente), rendendo pian piano impossibile la compilazione del modulo, trasformandosi in un vero e proprio gioco.

Satira sul reddito di cittadinanza
Lo scopo del sito

Come leggiamo sul sito dell’Agenzia: “La sicurezza informatica riguarda molto strettamente l’acquisizione di dati personali. Prima di inviare un modulo con i vostri dati personali dovete sempre controllare attentamente la fonte del sito che state compilando. Non basta sapere che c’è l’https o il lucchetto verde in alto a sinistra per essere sicuri della veridicità del sito. Bisogna anche saper distinguere un sito palesemente falso da uno che potrebbe essere quello di un servizio statale o un servizio bancario”.

Sottolineando comunque che il governo non si è insediato e che quindi è impossibile richiedere qualcosa (come il reddito di cittadinanza) che è stata solo una proposta elettorale.

 

 

 

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