“Il Dilemma del Porcospino”: Schopenahuer ci spiega come non soffrire nel rapporto con gli altri

di Martina Salvatore

Il Dilemma del Porcospino: Schopenahuer ci spiega come non soffrire nel rapporto con gli altri.

«Alcuni porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. Finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.

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Così il bisogno di società, che scaturisce dal vuoto e dalla monotonia della propria interiorità, spinge gli uomini l’uno verso l’altro; le loro molteplici repellenti qualità e i loro difetti insopportabili, però, li respingono di nuovo l’uno lontano dall’altro. La distanza media, che essi riescono finalmente a trovare e grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia e nelle buone maniere. A colui che non mantiene quella distanza, si dice in Inghilterra: keep your distance!

− Con essa il bisogno del calore reciproco è soddisfatto in modo incompleto, in compenso però non si soffre delle spine altrui.

− Colui, però, che possiede molto calore interno preferisce rinunciare alla società, per non dare né ricevere sensazioni sgradevoli».

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La metafora del Porcospino proposta da Schopenahuer nel suo “Parerga e Paralipomena” mostra quanto sia difficile per le persone intrattenere rapporti affettivi senza soffrire.

Gli uomini, infatti, hanno bisogno di trovare una giusta distanza, di calibrare e filtrare le interazioni emotive con gli altri al fine di limitare la sofferenza che inevitabilomente scaturisce da ogni tipo di rapporto umano.

L’uomo si trova nell’eterna lotta tra la ricerca di calore umano, la freddezza della solitudine, il desiderio di incontrare l’altro e la paura di restarne feriti. Trovare un equilibrio tra le due dimensioni è difficile, ma è l’unica via per non morire di freddo o essere feriti dagli aculei del porcospino vicino a noi. Gli uomini si trovano, dunque nella difficile ed estenuante situazione in cui essere equilibristi è l’unica via di salvezza, cadere è possibile e spesso ci si ferisce cadendo sugli aculei del nostro prossimo ma correre il rischio di morire assiderati fa più paura.

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