Gli autori della letteratura come hanno influito sul linguaggio d’oggi? Ecco 5 parole

di Martina Salvatore

In che misura i grandi autori della letteratura influenzano il linguaggio?

Ci sono moltissime parole, in diversi ambiti della lingua, che sono state introdotte dai grandi autori della letteratura. Si parla infatti di “Parole d’Autore”, cioè di tutte quelle parole che rientrano nella lessicologia della lingua ma che devono la loro origine all’estro creativo ed all’inventiva lessicale di una “persona nota”, molto spesso un autore.

Cominciamo dal mondo del web:

Twitter. Quello che per tutti è un social nettwork sul quale raccontare i propri pensieri in un pugno di parole è in realtà un verbo inventato da Geoffrey Chaucer nel lontano 1300, infatti, l’autore della celeberrima ed importantissima opera della letteratura inglese “The Canterbury Tales“ ha coniato il termine twitter per indicare il cinguettio degli uccelli che accompagnava il viaggio del gruppo di pellegrini sulla via di Canterbury. Chissà cosa penserebbe se vedesse il suo verbo fatto social!

Artattoo Cassino

Yahoo. Il nome del famoso motore di ricerca è figlio dello scrittore irlandese Jonathan Swift che utilizzò per la prima volta questo termine per indicare una razza immaginaria di orribili creature nel suo “I viaggi di Gulliver“.

Freelance. Questa parola nasce nel 1800, fu inventata da Sir Walter Scott e si può trovare per la prima volta nella sua opera “Ivanhoe“ (considerato il primo romanzo storico in senso moderno). Il termine free-lance infatti tradotto equivale a “ Lancia-indipendente” cioè, un soldato professionista, un mercenario che non serviva un solo signore, ma i suoi servizi erano disponibili per chiunque lo pagasse.

Meme. Tutti conosciamo la parola meme e sappiamo a cosa si riferice, ma pensereste mai che h origini biologiche? Il biologo evoluzionista Richard Dawkins è stato primo a usare il termine meme nel suo libro del 1976 “Il gene egoista”. I memes sono dunque qualcosa che “rappresenta le idee, i comportamenti o stili che si diffondono da persona a persona. Può essere un ballo alla moda, un video virale, una nuova la moda , uno strumento tecnologico o uno slogan . Come i virus, memi sorgono, diffusione, mutare e morire”.

mr-svapo-shop-cassino

Tramezzino. Vogliamo concludere con l’intervento di Gabriele D’Annunzio nella lingua italiana. Il Vate infatti ha introdotto un consistente numero di neologismi in diversi registri della lingua. Tramezzino fu inventata da D’Annunzio al Caffè Mulassano di Torino, usò il termine tramezzino per indicare fettine di pane imburrate e farcite con acciughe, una specialità del caffè torinese. Probabilmente non aveva intenzione di utilizzare l’anglismo sandwich.

Altri esempi di neologismi dannunziani sono: Scudetto, utilizzato per indicare il triangolino di stoffa rappresentante il vessillo italiano che il poeta fece cucire sulle maglie dei giocatori di calcio durante l’occupazione di fiume, ma anche automobile, veicolo ed il nome Ornella pare siano
doni del Vate, l’Istrionico D’Annunzio senza il quale nulla sarebbe lo stesso.

Condividi...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi