Gengive arrossate o sanguinanti? Niente allarmi ma da non sottovalutare

Se durante l’igiene orale quotidiana notiamo gengive rosse, gonfie, irregolari o che addirittura tendono al sanguinamento è lecito prestare; tuttavia, non è il caso di auto-diagnosticarsi una patologia.

Diffidate soprattutto dei numerosi “consigli fai da te”. I disturbi gengivali possono essere la spia di una patologia cronica o un semplice evento occasionale, solo con una visita odontoiatrica potrai avere la giusta diagnosi e vedere scomparire certi sintomi.

Dott.ssa Maria Pia Rongione
Dott.ssa Maria Pia Rongione

Il tessuto molle e roseo che riveste le arcate dentali e contiene i denti, si definisce gengiva. Lavarsi i denti per qualche minuto, invece che in tutta fretta, è utile non solo a prevenire la formazione del tartaro, ma anche a osservare con più attenzione lo stato delle nostre gengive e a riconoscere con anticipo i sintomi di una eventuale infiammazione.

La tensione e il fastidio, anche se lievi, sono due campanelli d’allarme da non sottovalutare, soprattutto perché ci segnalano che abbiamo bisogno di un parere esperto per riconoscerne la natura. Sì, perché i tessuti di cui si compone il nostro cavo orale sono tutti soggetti a temporanee disfunzioni: si tratta di patologie per lo più curabili, ma che in fase acuta possono essere anche molto debilitanti.

Vediamo subito quelle più comuni.

GENGIVITE: sensazione di gonfiore diffusa o localizzata lungo l’arcata gengivale, oppure una ipersensibilità al caldo o al freddo, dovrebbero spingerci a esaminare con più scrupolo la forma e il colore delle nostre gengive: se risultano gonfie o arrossate potrebbero essere infiammate e lasciare quindi sospettare un principio di gengivite. Questa è appunto definita come un’infiammazione del tessuto gengivale, di natura per lo più batterica, generalmente localizzata al livello di una sola arcata dentale, di una semiarcata o anche di un solo dente. Se dunque notiamo gonfiore in corrispondenza di uno o più denti contigui, oppure se ci accorgiamo di un sanguinamento dopo l’uso dello spazzolino o del filo interdentale, l’infiammazione potrebbe già essere in corso.

PARODONTITE: tra le complicazioni di una gengivite non curata o trattata in maniera impropria, la parodontite è lo scenario di un’infezione batterica che ha superato la barriera gengivale e sta coinvolgendo la struttura radicale del dente. Per questo motivo, è importante notare se, oltre ai sintomi tipici della gengivite, è presente un’irregolarità nella lunghezza delle gengive o un’eccessiva mobilità dei denti. La gengivite potrebbe infatti rappresentare un primo stadio della parodontite, in cui le gengive appaiono retratte e i denti sono più scoperti, più sensibili e maggiormente esposti all’azione corrosiva della placca. La parodontite è una malattia cronica del cavo orale che va curata al più presto perché studi scientifici hanno dimostrato la correlazione tra questa ed altre patologie croniche a livello sistemico e sopratutto cardiaco.

Il tuo dentista saprà diagnosticare la patologia, determinarne le cause e darti, non solo una cura, ma anche efficaci strumenti di prevenzione per il futuro.

Dott.ssa Maria Pia Rongione

Via Arigni,86 Cassino

0776 311888

www.studioassociatorongione.it

FB Studio Odontoiatrico Rongione

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