Fiotech- Tensione tra Comune di Cassino e Regione su autorizzazioni
A pochi giorni da Ferragosto diventa rovente la polemica sul caso Fiotech.
CASSINO. In una missiva spedita all’ente di piazza De Gasperi l’assessore regionale Mauro Buschini specifica che la documentazione inviata dal Comune di Cassino non permetterebbe di riaprire il discorso dell’autorizzazione dell’impianto di smaltimento dei rifiuti ospedalieri pericolosi e non.
«La struttura tecnica dell’assessorato all’Ambiente, da me guidato- scrive Buchini- ha raccolto la mia apertura espressa in consiglio regionale in risposta ad un question time sul caso Fiotech srl, esaminando la documentazione inviata dal Comune di Cassino. Tale documentazione, fatta recapitare in Regione dal Comune, non rientra nella casistica definita dal D.Lgs. 152/2006 che recita, testualmente, all’art. 29 quater comma 7: “In presenza di circostanze intervenute successivamente al rilascio dell’autorizzazione di cui al presente titolo, il sindaco, qualora lo ritenga necessario nell’interesse della salute pubblica, può, con proprio motivato provvedimento, corredato dalla relativa documentazione istruttoria e da puntuali proposte di modifica dell’autorizzazione, chiedere all’autorità competente di riesaminare l’autorizzazione rilasciata ai sensi dell’articolo 29-octies”. Per questi motivi, la struttura tecnica, ha convocato il Comune di Cassino per il giorno 7 agosto alle ore 11 presso la sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi, al fine di valutare e approfondire la documentazione».
Arriva anche la risposta del sindaco di Cassino D’Alessandro che non in un comunicato non nasconde la propria «Indignazione, perché se da una parte si invita il sottoscritto ad un incontro per esaminare le problematiche in essere, dall’altro si mettono le mani avanti affermando che la documentazione da noi fornita non rientra nella casistica prevista dalla normativa vigente per la riapertura del procedimento legato all’AIA.
«Dalla Regione fanno sapere che nella conferenza dei servizi svoltasi ai sensi della legge 241/90 in merito a questo progetto, l’amministrazione Petrarcone è stata presente e che in quella sede nulla ha segnalato sugli abusi adesso rilevati, esprimendosi, per mezzo delle strutture tecniche, positivamente al progetto. Ho intenzione di recarmi lo stesso all’incontro convocato per il 6 settembre, anche se è una manifesta presa in giro nei confronti dell’intera popolazione che rappresento, ma lo farò con una delegazione di cittadini, a cui, dopo un impegno preso davanti la massima assise regionale, da parte dell’Assessore Buschini, ora il governo regionale, nonostante le irregolarità evidenziate dal Comune di Cassino, dovrà comunicare che non ci sono più i presupposti per la riapertura della conferenza dei servizi»- così il sindaco di Cassino.