Festa della Repubblica, 71 anni dopo regala un’Italia spaccata

di Zar

Festa della Repubblica, il 2 giugno.Sostieni la ricerca in Neuromed: Metti la tua firma sul futuro della ricerca Sanitaria

Oggi, 2 giugno, si festeggia la nascita della nostra Repubblica, giorno in cui il popolo italiano fu chiamato al voto per scegliere tra la Monarchia e la Repubblica (2-3 giugno 1946). La Repubblica vinse con il sostegno di 12.717.923 voti contro i 10.719.284 voti per la monarchia, e 1.498.136 tra voti nulli e schede bianche. Il 2 giugno viene ricordato anche per un altro avvenimento storico molto importante, in Italia fu la prima volta che le donne poterono partecipare al voto (voto a suffragio universale).

I festeggiamenti nel corso degli anni

I primi festeggiamenti risalgono al 1948, celebrati il 2 giugno. Dal 1977, invece, le celebrazioni vennero spostate la prima domenica di giugno. La scelta fu dettata dall’esigenza di non perdere un giorno lavorativo, a causa della crisi economica. Nel 2000 venne ristabilito il 2 giugno, giorno di celebrazione e festeggiamenti.

I festeggiamenti oggi

Il cerimoniale ufficiale prevede che il Presidente della Repubblica deponga, in presenza delle alte cariche dello stato, in omaggio al Milite ignoto, una corona d’alloro sull’Altare della Patria a Roma. Lungo i Fori Imperiali, sempre a Roma, si svolge la parata militare. Sfilata in cui oltre all’Esercito Italiano, alla Marina Militare, all’Aeronautica Militare ed ai Carabinieri, partecipano anche la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco, la Guardia Forestale, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma e della protezione civile. Durante la sfilata militare, nei cieli voleranno le Frecce Tricolori.

I Costi per i festeggiamenti

La parata del 2 giugno, accompagnata da molte critiche e polemiche, si stima che ogni anno costi almeno due milioni di euro.

#FestaDellaRepubblica #2giugno

Tra le emozioni di chi nel cielo vede sfrecciale la bandiera italiana, a chi, in quel cielo, vede sfrecciare i soldi degli italiani.

Oggi non tutti sentono aleggiare nell’aria il patriottismo, un patriottismo che spesso è pieno di rabbia e rammarico.

Come spesso capita, l’opinione si divide in 2 grandi fazioni. Chi sente nelle vene la voglia di ricordare la nascita della nostra Repubblica, chi invece, ricorda con le parole di Rino Gaetano (morto il 2 giugno 1981) i vizi di un’Italia sempre più orfana da uno Stato che viene dipinto più patrone e meno padre. Ma non dimentichiamo che a dividere queste 2 fazioni, vi è il limbo. Un limbo che ospita coloro, che nel 2 giugno, vedono solo un giorno contrassegnato in rosso sul calendario.

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