D’Alessandro di no ai rifiuti di Roma: “Ci opporremo con ogni mezzo”
D’Alessandro fa muro contro l’ipotesi dell’arrivo dei rifiuti della Capitale dovuto all’emergenza romana.
CASSINO. «La riorganizzazione della gestione dei rifiuti sul territorio in considerazione, soprattutto, delle gravi criticità ambientali che rischiano di compromettere la salute dei cittadini, ha imposto a noi Sindaci, durante l’assemblea dei primi cittadini della Società Ambiente Frosinone del 28 giugno 2017 di richiedere e poi ottenere di non rinnovare tutti i contratti in essere per lo smaltimento dei rifiuti di Roma. Un risultato straordinario per il territorio che aveva ribadito la nostra volontà di non diventare la pattumiera della Capitale. Una volontà che tuttora è in essere e che siamo disposti a mantenere con tutti i mezzi a noi disponibili. Non possiamo permettere che una città come Roma possa risolvere le sue emergenze scaricando ulteriori criticità sui territori altrui. Siamo pronti a tutto pur impedire un nuovo arrivo di rifiuti»- sono le parole del primo cittadino di Cassino.
«Non possiamo permetterci di buttare all’aria quanto si era stabilito nella scorsa assemblea, perché così facendo andremo in primis contro le esigenze e le richiese dalla popolazione. Ricordo, infatti, che nell’assemblea di giugno stabilimmo che dal 31 dicembre 2017, data di scadenza degli ultimi accordi, l’impianto di Colfelice non avrebbe smaltito piú nessun rifiuto che non sia stato prodotto in provincia di Frosinone. Purtroppo, mi spiace constatare che all’01.01.18 che l’ex capo segreteria dell’Assessore all’Ambiente, Buschini, messo alla guida della Saf non ha mantenuto l’impegno permettendo la lavorazione di altro materiale proveniente da Roma».
«Siamo pronti a mobilitarci e a manifestare- chiude D’Alessandro- sicuramente con il sostegno della popolazione, per opporci fattivamente contro chiunque vorrà aprire le porte della Saf ai rifiuti provenienti dalla Capitale. Perché quello che accade a Roma non è un’emergenza vera e propria ma un retaggio della mancata programmazione e di una gestione poco attenta».