Cos’è il premio Nobel e chi è il vincitore di quest’anno per la categoria letteratura?

di Martina Salvatore

Questa settimana vogliamo parlarvi del premio Nobel, di cosa esso sia e del perché venga assegnato.

Il 5 ottobre scorso è stato assegnato il premio Nobel alla Letteratura, che per tradizione viene conferito nel primo giovedì successivo all’assegnazione dei Nobel per la Chimica e la Fisica.

Ma cos’è il premio Nobel? Fu istituito dall’inventore della dinamite Alfred Bernard Nobel nel 1895. A seguito dellaArtattoo morte del fratello Ludvig per errore i giornali dell’epoca pubblicarono il necrologio di Alfred, molte testate titolarono: “Il mercante della morte è morto”. A causa di questo spiacevole episodio Nobel cominciò a preoccuparsi di quale sarebbe stata la sua fama dopo la morte, decise così di lasciare una migliore eredità istituendo quelli che oggi sono i prestigiosissimi riconoscimenti Nobel.

Il Nobel alla letteratura viene assegnato all’autore che «nel campo della letteratura mondiale si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale», fu conferito per la prima volta nel 1901 al francese Sully Prudhomme. Attualmente il vincitore riceve un premio di circa 875mila euro.

Ogni anno illustri docenti universitari di letteratura e presidenti di prestigiose istituzioni linguistiche da ogni parte del mondo propongono decine di candidati all’Accademia svedese che opera un’attenta selezione. La lista dei candidati non viene resa nota prima di 50 anni, questo gennaio dunque, verrà pubblicata la lista dei nomi del 1967. Attorno al premio Nobel le più importanti case di scommesse britanniche hanno formulato liste di quotazione.

In oltre 100 anni di Nobel sono stati 6 gli italiani insigniti di tale premio: Giosuè Carducci nel 1906, Grazia Deledda nel 1926, Luigi Pirandello nel 1934, Eugenio Montale nel 1957, Salvatore Quasimodo nel 1959 e Dario Fo 1997.
Lo scorso anno il Nobel alla letteratura veniva conferito a Bob Dylan “per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”, una simile decisione ha scatenato una fragorosa eco non solo nel mondo della critica letteraria.

Tra i favoriti di quest’anno il premio Nobel alla letteratura l’unica donna era la canadese Margaret Atwood, famosa per la fortunata serie tv “The Handsmaid’s Tale” tratta dal suo romanzo “Il racconto dell’ancella”; il premio viene però assegnato a Kazuo Ishiguro, autore giapponese con produzione in lingua inglese. L’Accademia motiva così la scelta: “romanzi di grande forza emotiva, ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”.

Kazuo Ishiguro, nato a Nagasaki nel 1954 e trasferito ancora ambino in Inghilterra è sceneggiatore e autore di Ristorante Pizzeria La Cortiglia - Vallerotondaracconti e di 7 romanzi tutti best seller e pluripremiati. Ishiguro tocca tutti i generi dalla distopia, la fantascienza, fino a trattazioni fantastiche di fate e folletti in ambientazioni medievali. Scegliere uno solo dei suoi lavori per introdurvi un autore così poliedrico ci risulta difficile: il suo stile è fortemente caratterizzato dall’eleganza e delicatezza nipponica protagoniste indiscusse del suo primo romanzo “Un artista del mondo fluttuante” ambientato nel Giappone dell’immediato dopoguerra; le influenze di Zamjatin, Huxley e Orwell sono visibilissimi in “Non lasciarmi” del 2005, romanzo di amore e amicizia immerso in una narrazione distopica e antascientifica in un mondo di cloni, da questo romanzo è tratto l’omonimo film con Keira Knightely.

La controllatissima prosa di “Quel che resta del giorno” del 1989 è influenzata dall’opera di Cechov, la storia narrata sotto forma di diario è ambientata in una bellissima villa in cui si svolgono importantissimi incontri politici tra i vertici inglesi e quelli nazisti. L’io narrante è quello di Mr Stevens l’anziano maggiordomo inglese che per quasi tutta la sua vita ha prestato servizio nella magione della campagna inglese setting del romanzo, diventato un fortunatissimo film con Anthony Hopkins.

Il nostro viaggio questa settimana si è concesso una piccola pausa e speriamo che questa piccola parentesi tecnica non vi abbia annoiato. Abbiamo voluto fermarci su una grande terrazza e con lo sguardo vero l’orizzonte, ci siamo persi lungo la linea calda del tramonto, abbiamo contemplato la bellezza e la vastità che la letteratura ci offre, pur restando silenziosa.

Condividi...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi