ConfConsumatori – Telefonia ed energia: “Boom di reclami e conciliazioni”
Continua l’attività dello sportello della Confconsumatori Latina sede di Minturno che nei primi sei mesi del 2018 ha visto incrementarsi il numero di reclami e conciliazioni in materia di telefonia, sia fissa che mobile, e energia.
CASSINO. «Complice la molteplicità e sovrapposizione di offerte che vengono proposte in ogni momento ai consumatori – afferma l’avv. Franco Conte presidente provinciale della Confconsumatori -, questi si trovano ad essere sempre più spiazzati incappando in problematiche che poi grazie agli strumenti della conciliazione riusciamo a risolvere in modo veloce e poco oneroso. Nel primo semestre del 2018 abbiamo visto un incremento rispetto all’anno 2017 del 30% di domande di conciliazione ed un aumento significativo delle consulenze e reclami con i quali spesso abbiamo già in questa prima fase risolto il problema del nostro assistito. Aumentano quindi il numero delle conciliazioni che si concludono positivamente a chiusura di tutte quelle pratiche che coinvolgono consumatori danneggiati, sia in materia di telefonia che energia».
«I casi più comuni sono nella telefonia l’addebito di costi non dovuti o non correttamente rappresentati dai promotori in sede di conclusione dei contratti o situazioni di mancate attivazione o interruzione dei servizi che comunque risultano ugualmente fatturati. In tutti questi casi sono dovuti indennizzi per i disagi che possono arrivare anche a centinaia di euro a seconda della tipologia di disservizio oltre lo storno dei costi non dovuti e fatturati. In materia di contratti energetici la situazione è ancora più fastidiosa perché, complice la cessazione del mercato tutelato, che ricordiamo cesserà solo a luglio 2019, la concorrenza dei singoli venditori di energia è divenuta a dir poco fastidiosa con contatti telefonici a tutte le ore e promotori porta porta che cercano ogni giorno di “estorcerci” i dati della nostra bolletta. Ricordiamo che, il mercato tutelato cesserà solo nel luglio 2019, e pertanto non sussiste nessun immediato obbligo di firma o di fornire i propri dati».
«Mentre nel caso in cui sulla nostra utenza elettrica o gas siano stati attivati contratti non autorizzati è possibile, se ancora in tempo, esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla attivazione/stipula mentre se l’attivazione è stata effettuata senza il consenso secondo la normativa vigente non è dovuto il pagamento dei consumi illegittimamente fatturati, in tutti questi casi il reclamo e la conciliazione possono essere la soluzione più veloce ed economica».