Ciociaria – “Vigilanti ridotti alla schiavitù” annuncio shock dell’Ugl

«Per i lavoratori addetti alla Sorveglianza Custodia e vigilanza, ancora gara al massimo ribasso».

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CASSINO. E’ questa la dura presa di posizione dell’Ugl di Frosinone in merito ai lavoratori del comparto sicurezza.

«Servizi ridotti – lavoro in straordinario lievitato – salario tagliato, queste le risultanze di una politica che vanta il superamento del disavanzo ma continua a incidere pesantemente sul sociale. Di fatto questi lavoratori, non pagati per mesi dalla ditta aggiudicataria dell’appalto CGS a causa dell’irregolarità del Durc seguito dal pignoramento di somme astronomiche all’azienda USL, cede il  passo alla Cosmopol e per i lavoratori si da inizio a nuovi tagli».

«Quest’ultima infatti- continua in una nota l’Ugl- in attuazione del contratto di appalto, riassume alla quasi totalità i lavoratori con un contratto a termine di 3 mesi – applica un contratto diverso che riduce notevolmente il salario e incrementa sostanzialmente le ore di lavoro, in sintesi con il nuovo contratto stipulato con la Cosmopol i lavoratori:

1. sono costretti a firmare una conciliazione per pretese pregresse, pena la mancata
assunzione;

2. subiscono un incremento delle ore lavorative che passano da 160 a 172 e si vedono ridotto il salario che da €900,00 passa a €790,00 mensili lorde;

3. ricevono disposizioni sulla turnistica telefonicamente, fuori di ogni logica, in contrasto con le norme contrattuali, difformi dalla legge n.161/2014, tant’è che molti di essi superano complessivamente le 200 ore mensili di lavoro;

4. si vedono assegnati a rotazione in siti lavorativi distanti circa 50 km tra loro, utilizzando il proprio mezzo senza rimborso spese alcuno, cosicché riducono ulteriormente il misero stipendio.

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Di tutto ciò sono stati informati gli organi preposti ai controlli, a tutt’oggi senza alcun risultato, tantomeno l’azienda USL si è fatta carico delle dovute verifiche atte al rispetto delle norme, né ha disposto e previsto misure di sicurezza igienico/sanitarie per i preposti al controllo e accoglienza nei pronto soccorsi.

Una situazione che non trova uguali, riconducibile, a nostro avviso, a una politica scellerata che gli ultimi decenni ha trasformato il lavoro in sudditanza e che sfiora lo schiavismo».

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