Ciociaria e Sicilia- Punti fotocopie si rivelavano centri scommesse illegali, 5 arresti

Le mani della criminalità organizzata sulle scommesse on line in Ciociaria.

CASSINO. I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, coordinati dalla Procura della Repubblica capitolina – Direzione Distrettuale Antimafia, dalle prime ore dell’alba, stanno procedendo all’esecuzione, in territorio laziale e siculo, di un’ordinanza cautelare e di sequestro preventivo nei confronti di un sodalizio criminale capeggiato da tale un 47enne, di origine catanese, residente nel comune di Ferentino, già noto alla giustizia per la sua affiliazione all’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano.

Le indagini svolte dai Finanzieri della Tenenza di Fiuggi hanno evidenziato come il suddetto, mediante l’utilizzo di titolari di imprese individuali compiacenti ovvero attraverso l’intestazione fittizia a terze persone di società a responsabilità limitata, abbia negli ultimi anni gestito, con la stretta collaborazione del coniuge (42 anni, di origine catanese e residente a Ferentino), un rilevante business illegale nel settore della raccolta delle scommesse on line. Gli investigatori hanno scoperto che il pregiudicato catanese gestiva di fatto il malaffare ricorrendo all’escamotage di avviare, con l’ausilio di teste di legno, numerose attività di internet point all’interno di attività primarie di “servizi di fotocopiatura e attività di supporto per l’ufficio”: ciò gli consentiva di eludere la richiesta di tutte quelle autorizzazioni previste, invece, per l’apertura di un internet point.

All’interno di tali esercizi commerciali venivano effettuate le scommesse illegali sia attraverso un collegamento al Artattoobookmaker estero denominato “Prisma Bet” o “Betprisma”, non autorizzato ad operare in Italia, sia mediante l’istallazione dei “totem” (vietati dalla legge), risultati collegati alla piattaforma della società maltese “Click Buy Ltd”. Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle sul conto dei soggetti formalmente intestatari delle attività economiche hanno permesso di dimostrare non solo come il loro profilo reddituale fosse talmente basso da non potergli consentire il sostenimento delle spese di gestione delle predette attività commerciali, ma anche la loro piena consapevolezza di essere utilizzati come prestanomi. Sono otto le persone a vario titolo indagate per esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, gioco d’azzardo, violazione delle disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione; cinque di esse sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare.

Quattro, invece, gli esercizi commerciali sottoposti a sequestro così come diversi punti comprensivi di unità locali, distribuiti tra Frosinone, Roma, Cassino, Ferentino, Alatri, Isola Liri e Piedimonte San Germano e Licata.

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