Cervaro- Non approva la relazione della figlia, padre aggredisce anche i carabinieri

A Cervaro i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato per i reati di resistenza, minacce e lesioni a Pubblico Ufficiale un 50enne di nazionalità rumena, ma residente a Cervaro, già censito per guida senza patente e violazione della legge sull’immigrazione.

CASSINO. I carabinieri erano intervenuti in ausilio ad una pattuglia della locale Stazione presso l’abitazione Ristorante Pizzeria La Cortiglia - Vallerotondadell’arrestato, a seguito di un litigio tra lo stesso e la figlia 18enne, nato dal fatto che l’uomo non condivideva che la ragazza frequentasse un giovane del posto.

I Carabinieri venivano ingiuriati e minacciati di morte dal 50enne, se non si fossero allontanati dalla sua abitazione ed alla presenza degli stessi, cercava di colpire la figlia. Prontamente i militari si frapponevano tra le parti, ma l’uomo si avventava contro di loro, colpendoli con calci e pugni.

Dopo non poche difficoltà, gli operanti riuscivano a bloccarlo e trarlo in arresto, anche se a causa dei colpi ricevuti erano costretti a far ricorso alle cure mediche dei sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Cassino.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia in attesa del giudizio per direttissimo.

Inoltre i Carabinieri della Stazione di Cassino, hanno arrestato un 26enne del luogo, in esecuzione ad un’ordinanza emessa in data 13 ottobre dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, con la quale gli è stata sostituita la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, dovendo espiare una pena di anni 4 e mesi 10 di reclusione per i reati di rapina, lesioni personali e violenza privata, commessi in Cassino.

L’autorità Giudiziaria ha revocato i benefici concessi in precedenza al giovane, riconoscendo la continuazione di alcuni reati che lo stesso aveva commesso durante i cinque anni successivi alla sentenza di condanna. Al termine delle formalità, il giovane è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.

Condividi...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi