Cassino dà un tetto all’accoglienza: massimo 50 immigrati. Firmato l’accordo
CASSINO. Il comune di Cassino rinnova per altri tre anni la sua adesione al “Progetto SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati”. Quest’accordo prevede il soggiorno e l’integrazione dei soggetti nella comunità della 
città di Cassino ad un numero predefinito di aventi diritto. Una clausola introdotta dal Ministero dell’Interno lo scorso 11 ottobre permette di individuare una soglia massima di accoglienza sostenibile per i comuni che sottoscrivano il progetto senza che ci siano imposizione d’autorità da parte della Prefettura, quella di Frosinone nella fattispecie cassinate. Il tetto per la Città Martire è fissato a 50 persone determinate in base alla popolazione.
«Con questa sottoscrizione diamo un segnale chiaro alla città di ordine e rispetto delle regole- dice il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro- è importante che una città possa sostenere un progetto d’integrazione».
«In questi giorni abbiamo letto di arrivi di nuovi immigrati a Cassino ma questa misura mette in protezione la città, vogliamo continuare un percorso virtuoso già intrapreso- aggiunge l’assessore alle politiche sociali Benedetto Leone.
Rinnovato l’accordo anche con la cooperativa sociale Ethica che si occupa di integrare gli immigrati.
Perché non ospiti questi signori a fianco a casa sua? Attualmente si trovano tutti a fianco a casa mia dove vive molte spesso mia madre da sola in quanto lavoro anche di nitte, dive sono le garenzie per la sicurezza dei cittadini ? E poi per ospitare questi signori molto spesso sibtillera anche l’illegalità delle situauoni abitativi, da anni che non vedo qualcuno mettete in strada un secchio per i rifiuti per cui mi viene anche qualche dubbio