Cassino, stasera ancora disinfestazione, ma ecco una soluzione green dal Canada: saremmo pionieri
di Zar
CASSINO. Continua la lotta alle zanzare per le vie di Cassino. Questa sera è prevista la seconda tappa della disinfestazione, e sono già molte le polemiche sui pericoli relativi all’ambiente e alla salute. La popolazione si divide in due fazioni, quelli pro e quelli contro. Ma come si potrebbe risolvere il problema?
In molte città vi è stata l’adozione di pipistrelli, che sono tra i principali cacciatori di questi insetti, così fastidiosi ed a volte persino pericolosi, ma questa soluzione non è sempre fattibile o efficace. Parte dal Canada una soluzione innovativa e verde, la prima trappola per le zanzare biodegradabile e compostabile. La società nordamericana Greenlid Envirosciences ha studiato un rimedio che non sia dannoso per l’uomo e l’ambiente; così nasce Bio Trap, una trappola esclusivamente per zanzare ideata soprattutto per fermare la diffusione delle malattie che vengono trasmesse da questi insetti.
Ma come funziona? Al prodotto viene aggiunta dell’acqua in modo da formare una pozzetta stagnante che attragga le zanzare. Specie le femmine, che dopo essersi cibate del sangue viaggiano alla ricerca di specchi d’acqua nei quali deporre le uova, sono attratte dalla trappola e vengono eliminate tramite degli insetticidi, impedendo la nascita di una nuova generazione di zanzare. L’insetticida in questione può essere personalizzato agli standard locali ed usa concentrazioni minime per ridurre gli effetti sull’ecosistema. Anche l’Australia, che rappresenta l’élite nella salvaguardia del proprio ecosistema, al fine di proteggere la popolazione dalla diffusione del Dengue nel Queensland, ha adottato questo sistema. La società Greenlid Envirosciences si è detta pronta a collaborare con i governi di altri Stati. A supporto di questo progetto e per averlo a disposizione, su Indiegogo, ha appena preso il via una campagna di crowdfunding.
Chissà se l’anno prossimo in questo periodo potremmo discutere l’efficacia o meno di questa trappola o se l’Italia, e nello specifico la città di Cassino, è ancora troppo acerba per passare ad iniziative meno rischiose e più verdi, ma anche così inesplorate.