Cassino, sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio il clochard di piazza Toti

CASSINO. Polizia Municipale, una macchina del 118, un’ambulanza del 118, politici, gente comune e via con la spedizione. Punitiva? No, sanitaria. Il destinatario di cotanta attenzione è Pavel, il clochard che prese a dimora dapprima la chiesa di S. Antonio e successivamente un angolo di piazza Enrico Toti, nel centro di Cassino.

Già attenzionato dai servizi sociali, l’uomo di nazionalità polacca si era sempre rifiutato di essere assistito preferendo la vita da strada e sfuggendo ad ogni tipo di aiuto. Il suo recente bivacco alle spalle della centrale piazza Labriola ha innescato feroci polemiche specie via social, e stamattina i Servizi Sociali grazie all’entourage di cui sopra, sono andati a prelevarlo per sottoporlo ad un trattamento sanitario obbligatorio.

Medici, infermieri e gendarmi insieme all’assessore ai servizi sociali Benedetto Leone e il vicesindaco Carmelo Palombo, si sono adoperati per convincere l’uomo a sottoporsi alle cure dovute anche, se non soprattutto, per uno stato di salute piuttosto precario.

Secondo alcune testimonianze, il clochard sarebbe sfuggito ad un primo tentativo di intercettazione, ma non ad un secondo, dove i sanitari sono riusciti ad imbragarlo ed a condurlo al Santa Scolastica di Cassino per i trattamenti del caso.

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