Cassino- Sigilli ad un autolavaggio in città: disattesa normativa su acque reflue

Sigilli per un autolavaggio a Cassino che non rispettava le norme in materia di impianti di depurazione e acque reflue.

CASSINO. Dopo l’operazione “Gold Wash”, con la quale la Polizia di Stato ha disarticolato un sodalizio criminale intenzionato ad imporre con la violenza il controllo esclusivo nella gestione degli autolavaggi  della Città Martire, gli uomini del Commissariato di Cassino non hanno mai abbassato la guardia, continuando a monitorare il territorio.

Nel mirino degli inquirenti, ieri mattina, è finito un altro autolavaggio, il cui titolare è un 19enne egiziano. Questa volta, però, la faida per il controllo del territorio non c’entrava nulla.

La struttura risultava sprovvista della necessaria autorizzazione comunale per lo scarico delle acque reflue provenienti dal servizio igienico e dall’impianto di depurazione, è stata posta sotto sequestro.

Inoltre è stato accertato che l’impianto di depurazione è ubicato ad una distanza inferiore rispetto a quanto previsto dalla normativa in materia di vincoli paesaggistici, a cui è sottoposta l’intera area.

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